Alcuni residenti della zona di via Ardeatina, tra Cecchina e Ardea, questa mattina hanno notato un uomo di mezza età a bordo di una Fiat Punto bianca che stava abbandonando dei sacchi di immondizia poco distante dalla discarica di via Roncigliano. All’angolo tra via Ardeatina e via Cancelliera dove spesso si accumulano montagne di rifiuti abbandonati da gente senza scrupoli da molti anni, a cui poi danno fuoco e che hanno provocato diversi incendi e disagi ambientali ed inquinamento nella zona. I due residenti di passaggio, padre e figlio, hanno intimato all’uomo di non gettare l’immondizia e di riportarsela indietro conferendola regolarmente. L’ uomo è risalito in macchina ed è scappato riportando via i rifiuti.
“Abbiamo beccato un altro fenomeno del lancio del sacchetto – dichiarano i due residenti di via Ardeatina autori delle foto – che questa mattina abbiamo intercettato e fotografato: un incivile che senza ritegno stava abbandonando la sua immondizia in mezzo alla strada, nel punto di via Ardeatina rotatoria via Cancelliera, di fronte al nuovo magazzino Amazon. Un luogo tristemente noto, oggetto di denunce ripetute e richieste di bonifiche mai eseguite di cumuli e montagne di rifiuti pericolosi in strada. Fa rabbia pensare che, mentre ci sono cittadini che spendono le loro energie per chiedere decoro e bonifiche, ci sono incivili che impuniti, aggravano la situazione, e si ritengono immuni dalla legge. L ‘abbandono di rifiuti anche quelli casalinghi è illegale. Tra l’altro in questo momento così delicato, con rischi incendi altissimi, abbandonare i rifiuti è come accendere una miccia. Auspichiamo che il responsabile venga denunciato e che finalmente ci sia una presa di coscienza da parte di cittadini e istituzioni per porre fine a questi comportamenti incivili e illegali in un area già gravata da una discarica quarantennale e un termovalorizzatore in arrivo. Presenteremo un esposto con tanto di foto e targa alle forze dell’ordine “.
Perché è giusto fotografare e denunciare gli ‘zozzoni’
Il fenomeno del lancio dei sacchetti che insozza i bordi delle strade non è solo un reato contro l’ambiente, ma comporta anche un doppio danno economico a chi la tassa sull’immondizia la paga regolarmente.
Innanzitutto la tassa sull’immondizia in un Comune viene calcolata partendo dai costi che quell’amministrazione sostiene per tutto il ciclo di trattamento dei rifiuti, dalla raccolta al conferimento; la cifra risultante deve essere coperta interamente con le tasse dei cittadini: quindi più cittadini sono in regola e più bassa è la tassa che ognuno deve pagare.
Inoltre bisogna considerare che la spesa che il Comune sostiene per bonificare le aree dove gli zozzoni buttano la loro immondizia è cento volte superiore a quella che spenderebbe se quei rifiuti fossero stati conferiti in maniera regolare. E così i costi per chi paga regolarmente la tassa sull’immondizia si alzano ulteriormente.
Senza calcolare poi i danni indiretti sull’ambiente, sul commercio (a chi piace comprare in una zona piena di cataste d’immondizia?) sul turismo, ecc..
La lotta gli zozzoni è difficile, però sarebbe ora che i tribunali si occupassero più di punire questi incivili piuttosto che difendere la loro privacy, negando ai cittadini la possibilità di potersi difendere con video, foto e denunce e permettendo ai mezzi d’informazione di pubblicarle.
È vero, sarebbe una gogna pubblica, ma sembra essere solo questo l’unico deterrente che frena gli zozzoni dal dilagare. Là dove c’è controllo, gli zozzoni non hanno vita facile. E non possiamo certo mettere polizia e carabinieri a presidiare ogni angolo di ogni comune 24 ore su 24.
Sono sempre stato contrario alle ‘ronde’ o alla giustizia fai-da-te, ma stavolta sono i cittadini, tutti quelli onesti, che devono essere messi in grado di difendersi da quella minoranza di zozzoni che rovinano le città.