Si era data anche un nome “Lupa” una ramificata gang dedita per lo più al traffico degli stupefacenti. Agiva soprattutto nella Capitale, nel quartiere popolare di San Basilio, ma ad Ardea veniva a fare rifornimento di droga. Gli investigatori l’hanno etichettata come la “nuova Banda della Magliana”, ma solo per la similitudine nel tipo di affari – rigorosamente “sporchi” – che trattava. Ad ispirare il nome “Lupa” pare fosse stato proprio un grosso scudetto della Roma che spiccava nella casa del boss di Ardea dove facevano la spola. Si erano divisi la piazza dello spaccio con i “colleghi” della “Civico 29” in una convivenza tutto sommato civile, visto che avevano stretto una sorta di patto di non belligeranza per non pestarsi i piedi e poter lavorare in tranquillità: una agiva dalle 7,30 alle 21,30, l’altra dalle 21.30 alle 7.30 del mattino. Un giro d’affari calcolato in circa 150mila euro a settimana. Un tran tran che andava avanti da qualche tempo e che non poteva di certo passare inosservato alle forze dell’ordine che hanno iniziato a tenere d’occhio la zona prendendo nota di tutto. Se c’era spaccio, voleva dire che c’era qualcuno che riforniva i pusher. Ecco che sono stati pedinati passo passo i due “cavalli” ossia coloro che avevano il compito di fare la spola con chi vendeva all’organizzazione la droga. Le tracce hanno portato fino ad Ardea, dove ad accoglierli c’era un calabrese, originario di Sinopoli (Reggio Calabria) imparentato con una nota famiglia di calabresi. Quindi i due prendevano la sostanza stupefacente, la caricavano in auto e la portavano fino a Guidonia, dove c’era la casa di Marco P., che nell’ambito del sodalizio malavitoso aveva il ruolo di “custode”. Qui la droga veniva lavorata e suddivisa in bustine. Poi era compito dei due corrieri nonché coordinatori gestire i ragazzi di strada in modo da avere tutto sotto controllo e una distribuzione capillare. Insomma, una struttura manageriale molto simile a quella aziendale. Tutto era rodato alla perfezione. A mandare a monte gli affari, il maxi blitz della polizia che ha visto scendere in campo ben 200 agenti.
25/10/2013