I lavori provocano un restringimento delle corsie di transito ed appena il traffico si intensifica si crea il classico “collo di bottiglia” con conseguenti file che raggiungono anche i 3 chilometri di lunghezza.
Il termine dei lavori è previsto per sabato 13 agosto. Fino ad allora bisogna armarsi della consueta pazienza o optare per percorsi alternativi o orari di traffico meno intenso.
Da quando la competenza è passata all’Anas bisogna ammettere che è migliorato il manto stradale e la velocità degli interventi, ma è altrettanto evidente che la strada che collega le due maggiori città del Lazio va assolutamente ripensata.
Nel corso dei decenni abbiamo sentito parlare di Autostrada Roma-Latina, di Corridoio tirrenico, di SuperPontina, lo Stato ha già speso in progetti centinaia di milioni di euro, senza però che nessuno vedesse la luce.
Quel limite di velocità assurdo
Naturalmente a pagare lo scotto di tutto ciò sono gli automobilisti che, soprattutto d’estate, vengono costretti a lunghe ed estenuanti file: un enorme danno fisico, psichico e anche economico.
Senza dimenticare l’assurdo limite dei 60 Km orari che vige su una strada che dovrebbe avere come limite di velocità almeno i 90 Km/h, se non i 110 Km/h.
È accertato che un limite così basso, quando è chiaramente assurdo, non diminuisce affatto i rischi, anzi li aumenta, visto che praticamente la maggioranza degli automobilisti lo infrange, creando differenze di velocità tra veicoli troppo elevate, che facilitano gli incidenti. E proprio in caso di incidente il fatto di viaggiare sopra i 60 Km/h crea poi problemi per essere risarciti dalle compagnie assicuratrici.
Sarebbe ora che qualcuno si prendesse la responsabilità di ripristinare il limite di velocità come prescritto dal codice della strada.