Quattro consiglieri comunali dell’attuale maggioranza di Pomezia lasciano il Movimento cinque stelle e costituiscono un nuovo gruppo, “Pomezia attiva”. Si tratta di Zaira Conficconi, Marco De Zanni, Iolanda Mercuri e Silvio Piumarta.
” Non è stata una scelta facile, ma la riteniamo a questo punto assolutamente doverosa e inevitabile poiché siamo stati costretti ad assistere a una chiusura del Sindaco insieme alla maggior parte dei Consiglieri di maggioranza, sempre più ermetica e difficilmente giustificabile”, spiegano in una nota.
” Secondo noi questo non è lo spirito che ha visto nascere il M5S, ove da sempre uno dei messaggi chiave è stato di rappresentanza e partecipazione. Il nome “Pomezia Attiva”, infatti, non fa riferimento ad alcun partito politico esistente, ma è stato scelto per manifestare chiaramente la nostra idea di coinvolgimento e di partecipazione collettiva della cittadinanza alla vita amministrativa. Riconosciamo e rivendichiamo i molti risultati positivi raggiunti da questo gruppo consiliare, ma da tempo abbiamo avanzato dubbi su alcune scelte di questa amministrazione e, sebbene in minoranza all’interno del gruppo del M5S, con grandi difficoltà, siamo riusciti, lavorando dietro le quinte, a migliorare l’azione amministrativa e a dar voce alle istanze dei cittadini”.
Il gruppo parla di “atteggiamenti settari e altezzosi” da parte del sindaco, e fa riferimento anche al “totale allontanamento della base degli attivisti del M5S e comunicazione mono direzionale verso i cittadini, disattendendo l’impegno preso nel programma elettorale di organizzare assemblee pubbliche semestrali; Chiusura indiscriminata nei riguardi di qualsiasi proposta, anche costruttiva, presentata da chiunque si trovasse al di fuori di un ristretto gruppo “fiduciario”, scarso coraggio nella difesa delle aree dunali; impossibilità di raggiungere gli obiettivi programmatici che ci si era posti per un ulteriore miglioramento della raccolta differenziata dei rifiuti; Mancanza di una visione globale urbanistica del territorio in grado di pianificare correttamente lo sviluppo della città, preferendo operazioni puntuali meno adatte al raggiungimento dell’interesse pubblico”.
“Lasciamo la porta aperta a tutti quei consiglieri di maggioranza che, pur condividendo le nostre istanze, non se la sono sentita in questo momento di seguire il difficile e doloroso percorso che abbiamo intrapreso”.