E’ stato un mercoledì avaro di soddisfazioni per la capolista del Girone C che, nella gara di ritorno contro la spigolosa compagine del Suio, è riuscita a recuperare lo 0-1 subìto all’andata ma si è dovuta però arrendere alla lotteria dei calci di rigore. Nonostante un uomo in meno per più di quaranta minuti, l’assenza di diverse prime linee e gli infortuni nel corso della partita di Federico Valle e Marco Lupi (purtroppo per lui ne avrà per un bel po) l’Unipomezia ha dominato la contesa in lungo ed in largo, passando meritatamente in vantaggio proprio grazie al goal di Lupi. Il Suio, arroccato in difesa dal primo all’ultimo minuto, è riuscito a contenere l’onda d’urto biancorossa impedendo ai pometini di siglare il goal qualificazione spostando così la gara ai calci di rigore, dove i pontini si sono imposti per 3-2. “E’ stato un vero peccato uscire dalla Coppa in questo modo – ha dichiarato al Caffè il bomber Luca Italiano, sette goal per lui in campionato – a questa competizione tenevamo molto e abbiamo provato in tutti i modi a portare a casa la qualificazione”. “Nonostante l’espulsione – ha continuato – che ci ha costretto a giocare in dieci per quasi tutto il secondo tempo, l’assenza di Ricci che per noi è molto importante e gli infortuni nel corso della partita capitati a Marco Lupi e Federico Valle, abbiamo stradominato sui nostri avversari, dei quali sinceramente non ricordo un tiro in porta. Il Suio praticamente non ha giocato, è venuto a Pomezia soltanto per fare una partita di ostruzione e contenimento e sono riusciti nel loro intento. Peccato, adesso archiviamo in fretta questa sconfitta e rituffiamoci nel campionato”. Ed è un campionato, quello dell’Unipomezia, che sta andando sopra ogni più rosea aspettativa, se è vero come vero che dopo cinque giornate la squadra viaggia ancora a punteggio: “è vero – l’analisi di Italiano – stiamo andando molto forte, ma questi risultati mi stupiscono fino ad un certo punto”. “Da quando a fine luglio è arrivato il presidente Valle – ha spiegato – si è capito subito che qualcosa sarebbe cambiato. In pochissimo tempo ha allestito una squadra decisamente competitiva, ha portato una mentalità diversa, molto più simile a società professionistiche, in due mesi è riuscito praticamente stravolgere tutto e questi sono i risultati. Lui nella vita è un vincente e l’Unipomezia sta pian piano facendo sua la mentalità del presidente, che ha grandissime ambizioni. Non posso sapere dove arriveremo quest’anno, per adesso ci godiamo il momento e promettiamo di dare tutto per questa maglia fino all’ultimo secondo del campionato. A fine stagione tireremo le somme”. E sarà una stagione lunga ed impegnativa quella che attende i crimson, in un girone, quello C, con più di una squadra intenzionata a mettere i bastoni fra le ruote ai ragazzi di Paolo Mazza: “è vero – il pensiero del bomber – a mio avviso questo è il girone con il tasso tecnico più elevato. Indipendente dalla posizione di classifica attuale, ci sono compagini decisamente attrezzate. Penso al Real Colosseum ad esempio, che è una squadra strutturata per poter vincere il campionato, ma non sono da sottovalutare nemmeno Semprevisa, Velletri e Nuova Florida, che per me è un’assoluta sorpresa, gli ardeatini giocano alla grande e stanno facendo un ottimo campionato. Il Racing Club invece non riesco ancora a decifrarlo bene, sulla carta ha delle individualità strepitose ma vedo che in campionato sta facendo fatica, l’impressione comunque è che presto anche i ragazzi di Panno inizieranno a correre. Attenzione infine al Falasche, siamo andati a giocare da loro e mi hanno fatto un’ottima impressione, penso che su quel campo vinceranno in pochi. Noi comunque ci proveremo fino alla fine, ambiamo a qualcosa di importante”. E con un attaccante così sognare in casa Pomezia è lecito: “ In questo inizio di campionato sto andando bene dal punto di vista realizzativo ma per mia natura non sono mai soddisfatto di quello che faccio, non lo dico per falsa modestia ma perché lo penso davvero, quindi per rispondere alla domanda dico che posso e devo fare ancora molto di più. Adesso è giusto godersi il momento ma non dobbiamo mai perdere di vista l’obiettivo finale”.
23/10/2015