«È bastato un gesto vigliacco, nelle segrete stanze di un notaio, da parte di persone che non sanno nemmeno cosa voglia dire rappresentare una città. Ectoplasmi della politica, hanno professato per settimane la trasparenza e poi evitato l’unico confronto democratico possibile, il Consiglio Comunale», tuona Zuccalà.
«I 4 “consiglieri” eletti con i voti del Movimento 5 Stelle si lasciano colpevolmente strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano con loro le liste per le prossime elezioni. Senza una propria personalità politica, sono incapaci di comprendere le reali conseguenze delle loro azioni, accecati da egocentrismo e brama di apparire in vista delle prossime elezioni amministrative che li riporranno senza dubbio nel nulla politico dal quale provengono», scrive l’ex sindaco su un post di Facebook, citando Silvio Piumarta, Marco De Zanni, Iolanda Mercuri e Zaira Conficconi: «chinano il capo e si mettono al servizio del centro destra e del Partito Democratico».
L’ex sindaco ricorda poi che Pomezia è «una città che il Movimento 5 Stelle ha salvato dall’orlo del baratro scongiurandone il dissesto finanziario e portandola a essere un modello virtuoso. Raccolta differenziata porta a porta e corretta gestione del ciclo dei rifiuti, reperimento di fondi regionali, nazionali ed europei, amministrazione oculata delle risorse e una nuova visione di città sostenibile e a misura di cittadino sono risultati sotto gli occhi di tutti e che tutti riconoscono come pilastri della nostra azione di governo. Nove anni di lavoro nell’esclusivo interesse della città», dice, ricordando gli «oltre 100 milioni di euro di finanziamenti che stavano cambiando il volto di Pomezia e Torvajanica».