Prestigiosa la presenza al tavolo dei relatori del Prof. Luigi Fusco Girard, Docente di Economia Urbana dell’Università Federico II di Napoli. Interverranno Matteo Coluzzi, di Progetto Latina Oltre, e Roberto Stabellini per l’associazione Meglio Latina, mentre l’onere di moderare il dibattito è affidato all’Architetto Massimo Marini, di Latina Prima.
Quello di venerdì è il secondo di una serie di appuntamenti, partiti a marzo e che si snoderanno fino a gennaio, organizzati da un gruppo di associazioni che ama definirsi come un gruppo che fa politica attraverso argomenti, individuazione e condivisione di strategie. “Nessuna collocazione partitica preesistente – spiegano gli organizzatori – ma un impegno politico attivo e fattivo, mirato a leggere con obiettività le esigenze attuali della città e finalizzato a scriverne le possibili soluzioni pratiche attraverso la modalità del confronto e del raffronto su temi specifici di ampio interesse, considerati politicamente prioritari.” Stiamo parlando delle associazioni ‘Progetto Latina Oltre’, ‘Latina prima!’, ‘Fondo Comune’, ‘Meglio Latina’ e ‘Idea Lista per Latina’, che da mesi portano avanti con fierezza la loro azione politica nel senso più proprio e semplicemente etimologico del termine: occuparsi della cosa pubblica, della cosa comune. Su questa identità di vedute, tali associazioni stanno percorrendo insieme la strada della costruzione di una proposta complessiva capace di offrire una nuova, condivisa, credibile e realizzabile idea di città all’appuntamento della primavera 2016 con il rinnovo dell’amministrazione comunale, consapevoli che lo stato di arroganza e deriva delle ultime gestioni sia dipeso anche dallo scollamento della cittadinanza dalla politica, una sorta di responsabilità collettiva che ha visto la società abdicare lentamente ma completamente al suo ruolo, incisivo e decisivo, di opinione pubblica.
“Questa la sfida attuale – fanno sapere gli organizzatori del convegno – restituire spazio al comune sentire nell’ottica della partecipazione e della propositività, ricreare un terreno di pubblico confronto capace di aggregare su temi, aldilà delle collocazioni per così dire ideologiche, finalizzate più a rassicurare i nostalgici che a trovare soluzioni concrete e utili per risollevare la città e rigenerare un nuovo senso civico e di collettività”.