Da lunedì 12 parte la nuova campagna di vaccinazione anti-Covid. Si tratta dei nuovi vaccini bivalenti, ovvero quello ‘classico’ ad Rna messaggero (mRna) contro il ceppo originario del virus SarsCoV2 (detto anche Wuhan) e quello contro la variante Omicron BA.1: tutto in una sola somministrazione. Sono prodotti da Pfizer e Moderna.
Soggetti fragili, Over 60 anni, operatori sanitari e donne in gravidanza sono le prime categorie chiamate alla vaccinazione, ma il vaccino è stato comunque autorizzato per tutti i soggetti da 12 anni in su. Resta su base volontaria.
Facciamo chiarezza sui cicli vaccinali
Ha completato il primo ciclo vaccinale completo chi ha fatto le prime due dosi (solo chi ha fatto Johnson ha concluso il primo ciclo con un’unica iniezione).
C’è stata quindi la terza dose, la cosiddetta “Booster”, valida come dose di richiamo, fatta dalla maggior parte della popolazione. Ad inizio anno c’è stato un secondo Booster solo per le categorie più fragili, al quale la maggior parte della popolazione non è stata coinvolta. Quella che arriva ora è in pratica la quinta campagna, anche se si tratterà della quarta dose, seconda dose Booster di richiamo.
Esclusa la somministrazione a chi ha già fatto ad inizio anno la quarta dose.
Chi non ha fatto dosi vaccinali può sempre chiedere di iniziare il primo ciclo, quello di due somministrazioni.
Da tenere in considerazione che essere risultato positivo al Covid, equivale a un ciclo vaccinale.
Campagna Anti Covid autunno 2022
La formulazione bivalente Original/Omicron BA.1 dei vaccini a m-RNA è dunque raccomandata come seconda dose di richiamo prioritariamente a:
– tutti i soggetti da 12 anni in su con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti;
– tutti i soggetti dai 60 anni in su;
– operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani;
– donne in gravidanza.
Tale vaccino è altresì raccomandato come prima dose di richiamo a tutti i soggetti dai 12 anni in su (in pratica quelli che non hanno fatto la terza dose Booster).
La somministrazione della dose di richiamo sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno 120 giorni dal completamento del ciclo primario o dall’ultima infezione (data del test diagnostico positivo).
L’accesso alla somministrazione del vaccino può avvenire tramite:
– Medico di famiglia;
– Farmacie;
– Prenotazione on line attraverso la piattaforma regionale
(per prenotare on line CLICCA QUI)
E per tutti gli altri?
Come negli altri turni di vaccinazione, a questa prima fase seguirà poi quella della vaccinazione del resto della popolazione, ovvero quella con meno di 60 anni, la maggior parte dei cittadini italiani, sempre su base volontaria.
Rispondendo in conferenza stampa ad una specifica domanda il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Nicola Magrini ha detto che già nella prima fase (quella per le categorie indicate all’inizio di questo articolo) la quarta dose potrà essere somministrata anche agli under 60 che ne faranno richiesta, ma sinceramente non è chiaro come queste persone potranno prenotare la vaccinazione, visto che il sistema automatico di prenotazione non dovrebbe inizialmente prevederli come categoria vaccinabile. MAggiori informazioni verranno date alle Regioni nei prossimi giorni.
E per le nuove varianti Omicron?
Il vaccino bivalente è attivo contro il virus SarsCoV2 (quello di Wuhan) e la variante Omicron BA.1. Ma entro pochi giorni dovrebbe essere autorizzato anche il vaccino bivalente contro Wuhan e le nuove varianti Omicron BA.4 e BA.5, che rappresentano il 90% dei casi attuali in Italia.
Ma che senso ha allora fare oggi il vaccino non aggiornato, quando tra pochi giorni sarà disponibile quello nuovo?
Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha rassicurato che il vaccino aggiornato contro Omicron BA.1 che verrà somministrato in questi giorni si è dimostrato in grado di generare una risposta degli anticorpi neutralizzanti anche contro le ultime varianti Omicron.