Latina – Si è svolto presso il Tribunale di Roma a Piazzale Clodio dinanzi al Giudice Angelo Giannetti, la requisitoria del Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, Luigia Spinelli in relazione al procedimento “Scarface”
Durante la precedente udienza svolta a luglio scorso, il Gup Giannetti aveva respinto le richieste degli imputati che chiedevano il rito abbreviato condizionato. Tutti sono giudicati con il rito abbreviato secco, tranne Massimiliano Del Vecchio accusato di un reato senza l’aggravante mafiosa.
Al termine della requisitoria in cui il Pm ha ripercorso tutte le attività di indagine ed a conclusione sono state formulate le richieste di condanna per gli imputati: 20 anni per i figli di “Romolo”, Antonio Di Silvio detto Patatino, Ferdinando Di Silvio deitto Prosciutto e il genero Fabio Di Stefano detto il Siciliano; 16 anni e 8 mesi per il fratello di “Romolo” e numero due della famiglia, Carmine Di Silvio detto Porcellino; 12 anni per un altro fratello di “Romolo”, Costantino Di Silvio detto Costanzo; 8 anni e 8 mesi per Riccardo Mingozzi; 8 anni e 4 mesi per Costantino Di Silvio detto Cazzariello e Daniel Alessandrini; 8 anni per Michele Petillo e Mirko Altobelli; 7 anni e 4 mesi per Marco Ciarelli e Manuel Agresti; 6 anni e 8 mesi per Alessandro Di Stefano; 6 anni per Simone Di Marcantonio; 5 anni per Alessandro Zof; 5 anni per Simone Ortenzi e Anna Di Silvio; infine 3 anni per Salvatore Di Stefano e il figlio Franco Di Stefano.
Agli imputati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa.
Nel processo si sono costituiti parte civile il Comune di Latina, rappresentato dall’avvocato Anna Caterina Egeo, l’associazione ‘Caponnetto’, con l’avvocato Licia D’Amico, l’Assocrimine e il collaboratore di giustizia Emilio Pietrobono. Le prossime udienze sono state fissate per il 18,19,20 e 21 ottobre prossimi, quando la parola passerà al collegio difensivo composto dagli avvocati, Alessia Vita, Sandro Marcheselli, Oreste Palmieri, Luca Melegari, Alessandro Farau, Maurizio Forte, Giancarlo Vitell, Antonino Castorina ed Alessandro Paletta. Poi il Gup entrerà in camera di consiglio per la sentenza.
Durante la precedente udienza svolta a luglio scorso, il Gup Giannetti aveva respinto le richieste degli imputati che chiedevano il rito abbreviato condizionato. Tutti sono giudicati con il rito abbreviato secco, tranne Massimiliano Del Vecchio accusato di un reato senza l’aggravante mafiosa.
Al termine della requisitoria in cui il Pm ha ripercorso tutte le attività di indagine ed a conclusione sono state formulate le richieste di condanna per gli imputati: 20 anni per i figli di “Romolo”, Antonio Di Silvio detto Patatino, Ferdinando Di Silvio deitto Prosciutto e il genero Fabio Di Stefano detto il Siciliano; 16 anni e 8 mesi per il fratello di “Romolo” e numero due della famiglia, Carmine Di Silvio detto Porcellino; 12 anni per un altro fratello di “Romolo”, Costantino Di Silvio detto Costanzo; 8 anni e 8 mesi per Riccardo Mingozzi; 8 anni e 4 mesi per Costantino Di Silvio detto Cazzariello e Daniel Alessandrini; 8 anni per Michele Petillo e Mirko Altobelli; 7 anni e 4 mesi per Marco Ciarelli e Manuel Agresti; 6 anni e 8 mesi per Alessandro Di Stefano; 6 anni per Simone Di Marcantonio; 5 anni per Alessandro Zof; 5 anni per Simone Ortenzi e Anna Di Silvio; infine 3 anni per Salvatore Di Stefano e il figlio Franco Di Stefano.
Agli imputati vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi, tutti aggravati dal metodo mafioso e da finalità di agevolazione mafiosa.
Nel processo si sono costituiti parte civile il Comune di Latina, rappresentato dall’avvocato Anna Caterina Egeo, l’associazione ‘Caponnetto’, con l’avvocato Licia D’Amico, l’Assocrimine e il collaboratore di giustizia Emilio Pietrobono. Le prossime udienze sono state fissate per il 18,19,20 e 21 ottobre prossimi, quando la parola passerà al collegio difensivo composto dagli avvocati, Alessia Vita, Sandro Marcheselli, Oreste Palmieri, Luca Melegari, Alessandro Farau, Maurizio Forte, Giancarlo Vitell, Antonino Castorina ed Alessandro Paletta. Poi il Gup entrerà in camera di consiglio per la sentenza.
27/09/2022