LE INDAGINI
Le indagini hanno avuto luogo a seguito di una rapina avvenuta nella tarda mattinata del 20 giugno 2022 ai danni di una gioielleria, nel pieno centro abitato di Colleferro dove, in pieno orario di apertura al pubblico, un uomo con volto parzialmente travisato da mascherina anti-covid e occhiali da sole, alla guida di un’auto fuoristrada utilizzata come ‘ariete’, aveva sfondato la vetrina dell’esercizio commerciale impossessandosi dei soldi presenti in cassa e dei gioielli custoditi nella vetrina andata in frantumi, tutto ciò innanzi agli occhi sbalorditi ed impauriti della commessa in servizio e di alcuni passanti, che ne riprendevano le scene.
LA FUGA DOPO L’INCIDENTE
L’uomo dopo la “spaccata” si era dato alla fuga con la stessa auto, poi intercettata da una pattuglia della Radiomobile della Compagnia di Velletri, attivata per le ricerche, e inseguita fino ai Pratoni del Vivaro, nel comune di Velletri, dove usciva fuori dalla sede stradale abbandonando l’autovettura con i suoi effetti personali all’interno. L’uomo si allontanava prima a piedi tra i prati e poi proseguiva la fuga con un’altra autovettura asportata nei pressi di un maneggio facendo perdere le tracce.
Le indagini svolte dai Carabinieri di Colleferro, nella loro complessità, grazie alla preziosa ‘collaborazione’ delle persone che avevano assistito all’evento nonché alla minuziosa analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in tutta la zona, hanno permesso di ricostruire l’evento ma soprattutto di acquisire i gravissimi indizi di colpevolezza a carico del cittadino romeno.
IL FURTO DELL’AUTO
L’uomo è stato rintracciato nella giornata di ieri e tradotto, al termine delle formalità di rito, presso il carcere di Velletri, ove resterà disposizione dell’AG, per rendere l’interrogatorio di garanzia sia per la rapina consumata il 20.06.2022 che per la ricettazione del fuoristrada utilizzato come ariete per mandare in frantumi la vetrina, risultato essere oggetto di furto avvenuto il giorno precedente a Cassino, nonché per la resistenza a pubblico ufficiale nei confronti dei carabinieri che l’hanno inseguito e per il furto della seconda autovettura utilizzata per darsi alla fuga.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati devono considerarsi innocenti sino alla condanna definitiva.