LA VICENDA
Nello specifico, i ragazzi occuparono cinque ombrelloni senza pagare il relativo corrispettivo e, alle rimostranze del figlio del proprietario, lo hanno aggredito violentemente, accerchiandolo e colpendolo ripetutamente con calci e pugni. Dopo essersi allontanati per qualche istante, ritornarono armati di alcune bottiglie di vetro, colpendo alla testa il padre per poi scagliarsi nuovamente con calci e pugni contro il figlio, intervenuto in sua difesa. Uno dei ragazzi, nel corso dell’aggressione e alla presenza di numerosi clienti, rivendicò anche l’appartenenza a una nota famiglia criminale della zona. Nell’allontanarsi velocemente a seguito dell’allerta lanciata al 112, quindi, il gruppo minacciò di tornare quella stessa notte per dare fuoco alla struttura.
LE INDAGINI
Sin dai primi istanti successivi all’aggressione, i poliziotti della Squadra Mobile hanno sviluppato una certosina attività di ricostruzione dell’intera vicenda, ascoltando le vittime e alcuni testimoni e alla contestuale individuazione fotografica degli autori. Inoltre, l’acquisizione dei video registrati dalle telecamere di videosorveglianza dello stabilimento e di un filmato girato da un testimone con il proprio cellulare ha consentito di raccogliere ulteriori riscontri a quanto dichiarato da vittime e spettatori della vicenda.
ANCHE UN’ALTRA AGGRESSIONE
Dal complesso dell’attività investigativa, inoltre, è emerso come uno dei cinque minori si sia reso responsabile di un ulteriore episodio di violenza, avvenuto la sera del 1° luglio presso lo stabilimento balneare Kusi; in quell’occasione, unitamente a un maggiorenne, minacciò pesantemente un addetto alla sicurezza del locale che li aveva allontanati poiché stavano infastidendo alcuni avventori. Lo stesso maggiorenne indagato per l’aggressione ai titolari del Cancun, infine, è indiziato di essere uno degli autori di un’altra aggressione, commessa la sera del 14 luglio scorso nella zona dei pub.
Al termine degli atti di rito, i cinque ragazzi sono stati accompagnati presso alcune comunità di accoglienza site nelle province di Roma, Frosinone e Viterbo a disposizione dell’A.G. minorile.