I due apparati fanno capo alla Polizia locale del Comune di Lanuvio. Molte le proteste delle persone multate, visto che basta superare di pochi Km orari il limite per vedersi arrivare sanzioni di diverse centinaia di euro da pagare.
In particolare sono colpiti dalle multe i cittadini di Aprilia, che percorrono spesso quel tratto in pratica come se fosse all’interno del proprio comune, quelli dei Castelli romani, che usano la Nettunense per i loro collegamenti verso il litorale, e i romani, colti completamente impreparati.
Le proteste sono molte e il malumore cresce di giorno in giorno.
È facile intuire che prima o poi bisognerà affrontare quello che è diventato un vero problema.
Quello che viene contestato all’impianto è che sia stato appositamente pensato per fare cassa da parte del Comune di Lanuvio e che la scusa della sicurezza sarebbe solo un pretesto.
Ciò che accade infatti nella realtà è che le automobili rallentano fortemente nei pressi delle telecamere dell’autovelox (spesso creando anche rischi di tamponamenti) per poi riprendere la velocità di crociera che sulla Nettunense è molto più alta del limite imposto. Se lo scopo fosse stato quello della sicurezza, vi sarebbe stata certamente la possibilità di adottare altri mezzi che hanno dimostrato assai più efficacia.
Il limite di velocità richiesto in quel tratto di Nettunense è di 50 Km orari, come in un centro città. Ma in realtà non si è in centro città, ma su una strada statale, la numero 207. Il limite di 50 Kmh appare davvero esagerato.
E se è giusto comunque non lasciare in quel tratto la velocità di 90 Kmh, è altrettanto discutibile abbassarla fino a 50, come fosse un centro urbano.
Nessuna auto percorre la Nettunense a 50 Kmh e se si è un attimo distratti, ecco che si passa anche solo a 60 Kmh davanti all’autovelox e si prende una salatissima multa.
Perché, altro punto contestato, gli impianti non sono poi così visibili.
Certamente è stato fatto tutto a norma di legge, ma quegli impianti vanno comunque contro lo spirito della legge che ha istituito gli impianti di rilevazione della velocità, che prevede proprio di renderli visibili il più possibile in modo da scoraggiare velocità elevate. In città infatti è facile notare gli impianti a terra di colore arancione, ben visibili: difficile non vederli.
Installati invece in alto sui pali, con una visuale disturbata da altri cartelli o dagli alberi, come sono gli impianti della Nettunense, è facile non vederli: e questo contravviene lo spirito della legge.
L’enorme montagna di multe (al momento non se ne conosce l’ammontare) è certamente tutta legale. Inutile fare ricorso, l’impianto è a norma.
Non di meno i politici e i responsabili della strada dovranno cominciare a pensare a modifiche, che comportino la possibilità di ridurre i pericoli sulla Nettunense senza massacrare le tasche dei cittadini.
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