Ordinanza di chiusura per la casa di riposo abusiva di via Isernia, al civico 36, in zona Nuova Florida ad Ardea.
Il provvedimento firmato dal sindaco di Ardea Fabrizio Cremonini segue l’ispezione dello scorso 18 gennaio dei Nas e degli agenti della polizia locale di Ardea: furono trovati 15 anziani, oltre a una 16enne e la madre reduce di una malattia infettiva. Un uomo di 72 anni gravemente malato fu portato in ospedale, ma era morto pochi giorni dopo.
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L’attività diceva di operare come co-housing, ma le persone che vi vivevano non erano autosufficienti: era a tutti gli effetti una Rsa. Ora si attende lo sgombero.
È molto sottile il confine tra casa di riposo e co-housing, vale a dire la coabitazione di più anziani per pagare meno spese di gestione della casa: è proprio su questo che ora si stanno svolgendo gli approfondimenti. Per gestire una casa di riposo servono autorizzazioni e personale qualificato, cosa che nella villetta mancava. L’affittuaria della villetta, che riscuoteva i soldi delle “rette” degli anziani, sta invece battendosi sul concetto di co-housing. Estranea alla vicenda la proprietaria dell’immobile.
C’era già stata una prima ordinanza che aveva imposto ai gestori della struttura di pulire e ripristinare entro massimo otto giorni lo stato iniziale dei luoghi interni ed esterni della casa, dove erano presenti rifiuti di ogni tipo tra abiti sporchi, pannoloni, materiale di risulta e rifiuti ingombranti.
Da dopo il blitz sono stati eseguiti due sopralluoghi per verificare l’avanzamento dei lavori e lo sgombero degli anziani ospiti, a quanto pare eseguiti in piccola parte e in maniera sommaria.