«Con questa decisione del tribunale – spiega Montecuollo – spero si metta, finalmente, la parola fine alla lunghissima campagna elettorale e che chi non ne aveva accettato l’esito, si metta l’animo in pace».
«I Larianesi – ha aggiunto – hanno scelto liberamente a chi affidare il loro Paese e con una maggioranza che non lascia dubbi. Nonostante quanto stesse accadendo e le terribili e infondate accuse a mio fratello, ho continuato a lavorare per il bene di Lariano e insieme a voi abbiamo iniziato a scrivere pagine su pagine di un nuovo bellissimo capitolo della nostra storia».
L’INDAGINE
A giugno, subito dopo la tornata elettorale, era finito nel fascicolo della procura di Velletri un file audio nel quale Angelo Montecuollo, fratello del sindaco Francesco, propone buoni carburante agli elettori delle case popolari. Nei suoi confronti e nei confronti del sindaco sarebbe stato eseguito il sequestro dei cellulari.
«Nonostante quanto stesse accadendo e le terribili e infondate accuse a mio fratello, ho continuato a lavorare per il bene di Lariano e insieme a voi abbiamo iniziato a scrivere pagine su pagine di un nuovo bellissimo capitolo della nostra storia», aggiunge il sindaco. «Come scrissi a settembre: male non fare, paura non avere. Lo scrissi perché sapevo con assoluta certezza di non aver fatto nulla di male ed ero certo anche della buona fede di mio fratello Angelo ma nel rispetto di chi stava indagando, ho mantenuto il silenzio e ho lasciato che gli avvoltoi girassero a vuoto sperando di mangiucchiare qualcosa».
A nove mesi dai fatti, tutto è stato archiviato.