Questa stazione, la più alta finora posizionata sui Monti Lepini, permetterà di monitorare il clima in tempo reale, fornendo preziose informazioni per lo sviluppo delle previsioni meteorologiche, grazie alla sua posizione elevata e strategica.
L’iniziativa è stata autorizzata dai Comuni di Carpineto Romano (RM) e di Bassiano (LT). Inoltre, l’associazione Mountain Freedom, la famiglia Nardi e Lorenzo Coppotelli hanno sostenuto gran parte del progetto, mentre la Protezione Civile di Sezze ha fornito supporto logistico.
La stazione meteo “Daniele Nardi” darà un contributo significativo nella ricerca meteorologica sui Monti Lepini occidentali. Grazie a questo progetto, sarà possibile monitorare con maggiore precisione le condizioni atmosferiche della catena montuosa.
I dati rilevati dalla stazione Nardi, storici e in tempo reale, possono essere monitorati sul sito meteocloud.it, al seguente link.
Chi era Daniele Nardi
Daniel Nardi è stato un grande alpinista, nato a Sezze nel 1976 e morto il 25 febbraio 2019 durante la scalata per raggiungere la cima del Nanga Parbat.
Da alpinista, con 25 spedizioni all’attivo, raggiunse la vetta di ben cinque Ottomila, le montagne della Terra che superano gli ottomila metri di altitudine, tra cui il K2 e l’Everest, le due vette più alte al mondo.
È stato il primo alpinista al mondo capace di salire lo Sperone Mummery (6.450 metri) del Nanga Parbat in pieno inverno nel febbraio 2013. La spedizione del 2019 lungo la stessa via insieme all’alpinista britannico Tom Ballard costò la vita ad entrambi gli alpinisti, i cui corpi non vennero mai recuperati per l’impossibilità delle operazioni di recupero.
Il Nanga Parbat, 8126 metri s.l.m. è chiamato la montagna assassina per l’alto numero di vittime registrato tra coloro che ne hanno tentato la scalata. Ne rimase vittima anche Günther Messner, durante la scalata con il fratello Reinhold nel 1970.
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