È ormai nota da qualche giorno la notizia che il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha completato la procedura che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose dei Comuni di Anzio e Nettuno. Il ministro ha inviato la documentazione necessaria per vagliare le eventuali emanazioni di dichiarazione di incandidabilità di alcuni tra gli ex consiglieri ed amministratori eletti nei due comuni. A ricevere tale documentazione e a doversi pronunciare nel merito sarà ora il tribunale di Velletri.
Qualche dettaglio su questa lista, comunque, è riuscito a trapelare Si tratterebbe in pratica di una lista di dieci nomi di ex consiglieri ed amministratori del Comune di Anzio e di otto nomi di ex consiglieri ed amministratori del Comune di Nettuno.
Sui nomi naturalmente al momento vige il massimo riserbo anche per non danneggiare i partiti politici impegnati nelle elezioni di domenica 14 e lunedì 15 maggio in vari comuni nel Lazio.
Solo in seguito il Tribunale potrebbe decidere per una eventuale incompatibilità e nel caso uno dei candidati inseriti in quella lista, verrebbe probabilmente escluso dalla carica a cui è stato appena eletto.
Il Ministero degli Interni, a febbraio ha chiesto all’Avvocatura generale dello Stato di assicurare il proprio patrocinio nel procedimento di incandidabilità ex art. 143, comma 11, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nei confronti di alcuni ex amministratori del Comuni di Anzio e Nettuno.
La Prefettura di Roma, il 15 febbraio, ha fornito al citato Tribunale i dati risultanti dall’anagrafe degli amministratori. Al momento non è stata ancora fissata nessuna udienza per discutere delle incompatibilità.
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