Stop alla vendita all’aperto di frutta e verdura: i commercianti sorpresi a esporre sulla strada le cassette con questi alimenti rischiano una condanna penale. Questo prevede una nuova legge.
Anche ad Ardea sta prendendo piede la rivendita di frutta e verdure a prezzi estremamente convenienti effettuata da esercenti extracomunitari – molto spesso egiziani.
“A Rio Verde, opera, da qualche tempo ormai, una rivendita di questo tipo che, a giudicare dalla quantità di merce esposta, potrebbe soddisfare per giorni interi il fabbisogno di tutta la cittadinanza”, spiegano i Grillini di Ardea; “quasi quotidianamente un grosso autoarticolato scarica centinaia di cassette di frutta e verdura. Non disponendo il locale di magazzini e frigoriferi, tutta la merce è collocata sui banchi di esposizione e li permane per tutto il tempo, giorno e notte. Oltre ad essere esposte alle intemperie, le merci sono contaminate dai fumi di scarico delle molteplici autovetture che passano e sostano vicinissime alle cassette”. Tutto regolare? Sono rispettate le norme igieniche? Sono regolari i prezzi di vendita applicati ai prodotti in regime di libera concorrenza ? Sono regolari le licenze, i permessi sanitari, le posizioni assicurative dei numerosi operatori che vi lavorano? Sono mai stati effettuati controlli approfonditi sulla provenienza delle merci ovvero sulla loro tracciabilità? A chi fa capo la proprietà di questa attività commerciale e di altre come questa numerose ormai nel territorio? Domande legittime a cui i Grillini chiedono una risposta nel consiglio comunale del 20 quando si parlerà, non a caso, di legalità.