Dopo la denuncia presentata in Questura da un ragazzo di 28 anni del piccolo Comune di Bee in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, la Squadra mobile ha indagato sugli indizi che il ragazzo aveva esposto. Il ragazzo aveva raccontato di aver contattato il venditore navigando in internet e con lui si era messo d’accordo su dei pezzi di ricambio d’acquistare per la propria Smart. Concluso l’accordo telefonicamente, il giovane aveva pagato la merce versando del denaro su una poste pay ma, a distanza di tempo, i pezzi di ricambio acquistati non gli sono mai stati recapitati.
Dal numero della poste pay i poliziotti della Squadra Mobile sono riusciti a risalire alla coppia di uomini, entrambi residenti in provincia di Latina. Padre e figlio agivano all’unisono: mentre il primo intavolava la trattativa telefonica con l’acquirente, il secondo forniva la carta prepagata sulla quale la vittima versava la cifra pattuita per l’acquisto. Scoperto l’inganno per padre e figlio è scattata la denuncia a piede libero.