Almeno sette persone sono rimaste ferite – tre in modo grave – e 10 intossicate, trasportate dal 118 all’ospedale Sant’Eugenio e al Policlinico Umberto Primo.
Si tratta di un edificio sul quale si stavano svolgendo lavori di ristrutturazione. Le fiamme hanno coinvolto circa 7 piani. Alcune persone portate in salvo dai vigili del fuoco hanno complicazioni respiratorie per via del fumo. Altre sono al vaglio dei sanitari. Sul posto anche la polizia.
«Voglio uscire da casa» urlava un residente dalla palazzina in fiamme. «Chiamate i vigili del fuoco, uscite, uscite», rispondevano alcune persone in strada. Nelle immagini intenso fumo nero che fuoriesce dal palazzo.
LA VITTIMA
Antonio D’Amato, 80 anni, originario di Velletri, abitava al settimo piano del palazzo. L’uomo ha cercato di salvarsi passando dal tetto, ma ha trovato chiusa la porta del lucernario ed è rimasto intrappolato fino a restare soffocato. È deceduto per intossicazione poco prima di arrivare in ospedale. È stato identificato diverse ore dopo.
I FERITI
Presso l’Ospedale Sant’Eugenio sono state ricoverate tre persone: una in rianimazione per intossicazione da monossido di carbonio; le altre due, ricoverate al Centro grandi ustionati, hanno riportato ustioni una del 30% e l’altra del 12%. Queste ultime sono attualmente in prognosi riservata e intubate a causa del danno respiratorio da ustione. Inoltre un minore è in osservazione nella Pediatria.
La ASL Roma 2 – si legge nella nota della Regione – ha inoltre attivato l’assistenza sanitaria presso le strutture messe a disposizione dal IV Municipio, a tutte le persone sfollate che avevano bisogno anche di medicinali.
Presso il Policlinico Umberto I sono state ricoverate nove persone. Tutti i pazienti sono giunti svegli e collaboranti, già in ossigenoterapia per sospetta intossicazione da monossido di carbonio. A seguito della sintomatologia sfumata e degli alti valori di carbossiemoglobina, due di loro hanno iniziato il primo dei tre cicli di trattamento di ossigenoterapia iperbolica previsti da protocollo.Gli altri sette pazienti resteranno in osservazione per 24 ore. Tutti i pazienti ricoverati sono in buone condizioni cliniche.
All’Ospedale San Giovanni sono stati ricoverati tre pazienti con intossicazione da monossido di carbonio. Due di essi sono stati trattati con codice arancione (uno presentava anche ferite superficiali al volto) e uno, con problemi respiratori più instabili, in codice rosso. Attualmente tutti e tre i pazienti sono in osservazione e monitorizzati in Pronto Soccorso.
OLTRE 100 SFOLLATI
Sono oltre 100 le persone sfollate a causa dell’incendio. Lo stabile è stato dichiarato inagibile e le persone saranno ospitate in due palestre allestite per questo fine settimana. Da lunedì, invece, saranno resi disponibili alcuni posti in hotel. Sul luogo del rogo anche il prefetto di Roma Lamberto Giannini.