Le indagini sulla sua scomparsa si sono riaperte quando Marco Gaio Romeo è stato arrestato per aver ucciso un’altra sua ex, un 29enne madre di tre figli accoltellata alla schiena.
Romeo negli anni ha sempre negato alla famiglia di Sibora di aver fatto qualcosa alla ragazza sostenendo che fosse andata via senza più dargli notizie. Nove anni di bugie e maldicenze quando la verità era che aveva ucciso la giovane, l’ha nascosta dietro un muro seppellita in una cassetta piena di calce e sabbia in una casa in cui ha continuato a vivere. Ora Romeo è in carcere e dovrà affrontare un processo con l’accusa di duplice omicidio. Gli inquirenti italiani, come riportano alcuni giornali in Spagna, sono in contatto con le autorità Spagnole per indagare su altri reati e aggressioni commesse da Marco Gaio Romeo in Italia prima di partire per la Spagna.
Oggi è un giorno di lutto e di dolore per la famiglia di Sibora Gagani che si aspettava la drammatica notizia della conferma del test del dna, ma non si è mai davvero pronti per un dolore così grande.
“Fino a qualche ora fa c’era una speranza piccolissima – ci ha detto tra le lacrime Betta Shahini, la madre di Sibora che nei giorni scorsi ha fornito il campione di sangue per il confronto con il corpo trovato seppellito dietro un muro – ora non c’è più nulla”.
L’unica cosa che la famiglia di Sibora vuole fare ora, che dopo 9 anni di attesa, di paura, di speranza, è riportare il corpo della ragazza a Nettuno, dove la madre vive con il fratello, per poterla seppellire qui. Nelle prossime ore l’avvocato della famiglia, contattato tramite le Associazioni di tutela delle donne vittime di violenza, cercherà un contatto anche con la Farnesina, per capire come procedere in questa direzione. I costi per questo trasferimento sono elevati e la famiglia non può sostenerli da sola. Per questo è stato aperto un conto su una carta prepagata per chiedere il sostegno di quanti potranno dare una mano per riportare Sibora dalla sua famiglia. L’iban della carta è IT36N3253203200006571009152.
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