Non c’è fine ai problemi per Anna Ferrazzano. Arrestata, per la terza volta e sempre per la sua attività come dirigente al Comune di Pomezia, l’architetto – ex consigliere comunale a Nettuno fino al 2013 – si è ora vista anche confermare dalla Corte dei Conti la condanna per danno erariale. Due anni fa i giudici contabili del Lazio hanno condannato Anna Ferrazzano a restituire 10mila euro all’ente pubblico pometino. Gli inquirenti avevano contestato alla dirigente di aver sperperato denaro pubblico, concedendo illecitamente incentivi sia a sé stessa che a cinque collaboratori tecnico-amministrativi, per il lavoro compiuto sul piano di lottizzazione della Crocetta Selva Piana. Prima quasi 25 mila euro e poi altri 17.500. Ferrazzano era stata così mandata a giudizio e la Procura contabile le aveva chiesto di restituire gli incentivi liquidati in maniera ritenuta indebita. Alla fine i giudici ritennero sufficiente un risarcimento di diecimila euro, ma la dirigente ha impugnato la sentenza, rivendicando la correttezza del suo operato. Niente da fare. La I sezione centrale d’appello si è limitata a fare un altro sconticino all’architetto, che ora dovrà mettere mano al portafogli e risarcire al Comune di Pomezia soltanto ottomila euro. Ferrazzano dovrà così rispondere dei reati a lei contestati sul fronte penale e mettersi le mani in tasca per restituire denaro al Comune, in quanto responsabile di un danno erariale. Difficile che per lei potesse andare peggio di così.
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