“Per fortuna Claudio è fuori pericolo, ma vi assicuro che ha rischiato davvero di morire. Subirà presto un intervento per sistemare le fratture multiple al viso”, scrive.
Di seguito il racconto.
Un violento, un esaltato, probabilmente anche pregiudicato, uno dei tanti aspiranti “Gomorra” che ormai spopolano lo ha letteralmente massacrato di botte. Con una violenza inaudita, quella di chi è probabilmente sotto l’effetto di stupefacenti ovvero di chi ha più alcool che sangue in corpo. Lo ha colpito ripetutamente, prendendolo a calci in faccia anche quando era ormai esanime. Gli ha sputato in macchina, lo ha insultato per poi malmenarlo di nuovo; fortuna che nel suo delirio non ha trovato le chiavi dell’auto altrimenti come espresso da lui stesso “mo ti passo sopra con la macchina”…
“Sto pedofilo ce stava a guardà da mezz’ora” la giustificazione che quel vigliacco ha usato. Non capendo che mio suocero stava rientrando in casa e stava parcheggiando la sua auto (di fatto era già il 3° disturbatore di zona in quella serata e nello specifico lui si stava facendo una sonora scoxxxa sotto la finestra di casa nostra).
Ormai non passa nottata senza madar via almeno un “incontinente” che scambia il terreno incolto davanti casa per una latrina, un posteggiatore che pensa di poter parcheggiare la macchina in mezzo ostacolando il passaggio ai residenti o, purtroppo come già capitato in pieno giorno proprio a mio suocero nemmeno qualche mese fa, un drogato che si sballa in auto.
Questi sono solo degli esempi delle scene di degrado che appartengono a realtà sicuramente lontane da un paese di nemmeno 5000 abitanti; eppure abitiamo su una traversa del corso principale, mica nelle Favelas brasiliane. In particolare il venerdì notte, Norma diventa un vero e proprio Far-West e le autorità locali non possono far finta di non sapere.
Mia moglie e mezzo vicinato hanno visto e sentito quanto è successo dall’arrivo di mio suocero fino all’arrivo dei soccorsi. No comment sulle forze dell’ordine che, puntualmente, nell’unico giorno in cui servirebbe la loro presenza mancano di presidio. E da uomo di Stato che indossa le STELLETTE, mi vergogno a dover constatare che si aspetta sempre il morto, o quasi come in questo caso grazie a Dio, per adottare giusti provvedimenti.
Claudio Ingarao ha la scorza dura di chi ha lavorato una vita e chi lo conosce sa quanto la vita lo abbia messo a dura prova, sempre! Si riprenderà presto o tardi, come solo un uomo della sua tempra può fare. Ringrazio tutti quelli che in queste ore ci stanno esprimendo la loro vicinanza, ci fa bene sapere che non siamo soli.
Infine faccio appello a tutta la cittadinanza affinché quanto accaduto non passi inosservato e come episodio isolato. Battiamoci affinché ci siano più controlli, deterrenza e giuste sanzioni altrimenti la prossima volta potrà finire anche peggio.