Il “Santa Lucia”, chiamato anche “tram dei ponzesi”, trasportava persone, corrispondenza, medicinali e generi di prima necessità, e la sua storia è strettamente connessa con quella della Seconda guerra mondiale e della fine del regime fascista, decretata esattamente ventiquattro ore dopo, il 25 luglio 1943.
Grande attenzione ha catturato l’intervento del Professor Luciano Zani, autore del libro “Silurate! 24 luglio 1943”, che ha ricostruito la vicenda drammatica del “Santa Lucia”: «Vogliamo ridare un nome, una voce e un volto a chi non ce l’ha più, alla storia dei 66 morti di questa tragedia. La verità è che il Piroscafo venne affondato perché gli Alleati ritenevano necessario bonificare tutta l’area del Mar Tirreno in vista dello sbarco di Salerno. Tra gli spettatori del siluramento, le testimonianze più forti arrivarono dai confinati politici di Ventotene, come Nenni, Spinelli, Camilla Ravera, che videro affondare anche l’unico collegamento alla terraferma, l’unico mezzo per tornare alla libertà».