Neanche la metà degli aventi diritto ha ritirato la lettera in Comune a Latina contenente le indicazioni per poi ottenere la Card “Dedicata a te”, che consente di spendere 382 euro fino a dicembre in generi alimentari di prima necessità.
Quelli che si sono presentati hanno invece dovuto fare lunghe file in Comune, esponendo anche la loro privacy: chi era lì è perché ha un Isee inferiore a 15mila euro.
LA VERSIONE DEL COMUNE
I Servizi sociali del Comune di Latina, ricevuti dall’Inps i nominativi dei beneficiari, con la disposizione di “notificare” agli stessi le modalità di ritiro della carta acquisti “Dedicata a te”, hanno pubblicato un avviso contenente l’elenco degli aventi diritto, con identificativi criptati per motivi di privacy ma comunque riconoscibili dai diretti interessati. Un avviso pubblico che invitava i beneficiari a presentarsi presso il competente ufficio comunale per il ritiro degli estremi da consegnare a Poste Italiane ai fini del rilascio definitivo della tessera.
“In poco meno di un mese – spiega l’assessore Michele Nasso – circa 800 persone, che si sono riconosciute nell’elenco oggetto dell’avviso pubblico, si sono recate spontaneamente presso gli uffici dei Servizi sociali, ricevendo così le indicazioni utili al ritiro della card. Non c’è stato alcun sollecito telefonico, non ci sono stati assembramenti né motivo di imbarazzo da parte degli aventi diritto”.
Poiché l’avviso pubblico non è bastato a raggiungere tutti gli interessati, i Servizi sociali del Comune di Latina, in una seconda fase, hanno inviato loro la comunicazione per raccomandata. La consegna delle card da parte degli uffici postali è al momento ancora in corso.
LE CRITICHE
“Evidentemente la comunicazione sul sito dell’amministrazione non ha avuto la stessa efficacia che avrebbe avuto una lettera inviata direttamente a casa”, spiega in una nota il gruppo di Latina Bene Comune. “Gli utenti beneficiari sono stati messi in fila davanti allo sportello del Comune, un passaggio che si poteva assolutamente evitare e che resta incomprensibile oltre che irrispettoso, come sottolineano del resto diversi utenti, sia quelli che si sono messi pazientemente in fila davanti agli uffici sia coloro che, per i criteri stringenti applicati, sono rimasti esclusi dal beneficio pur versando in stato di bisogno”.