I carabinieri della compagnia di Pomezia e del nucleo investigativo del Gruppo di Frascati, nel corso di attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario nei confronti di un 39enne, anche lui di Pomezia, gravemente sospettato di essere l’autore materiale dell’omicidio di «Furgone», come era soprannominato Epifano avvenuto nel complesso delle case popolari di via Singen.
Si tratta di un commerciante, Luigi S., titolare di un negozio di zona, volto noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati allo spaccio di droga. Perchè ha ucciso Epifano? Per un debito do droga non saldato, ma stiamo parlando di poche centinaia di euro.
LA RICOSTRUZIONE
Un omicidio in piena regola. Epifano, che aveva precedenti penali alle spalle, è stato trovato in via Singen in fin di vita. Era privo di documenti, ma dopo una ricerca si è scoperto che era un volto già noto alle autorità. Risiedeva a poca distanza da dove è stato ritrovato.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Sant’Anna, non è stato possibile salvargli la vita. Il colpo inferto alla schiena, per la precisione sul costato lato sinistro, gli è stato fatale.
Il piccolo calibro utilizzato nell’assalto non ha permesso al proiettile di uscire e questo potrebbe aver peggiorato le condizioni. Indaga il sostituto procurato di Velletri Giuseppe Patrone, che ha delegato i carabinieri della compagnia di Pomezia e del nucleo investigativo della compagnia di Frascati.
L’ARRESTO
La solidità del quadro indiziario ricostruito dai militari dell’Arma e condiviso dall’Autorità Giudiziaria, ha consentito di procedere all’adozione del provvedimento di fermo del 39enne, in forza del quale l’indagato è stato ristretto presso la casa circondariale di Velletri, in attesa della convalida.
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