La storia di Willy
Nato a Roma nel 1999 da genitori cresciuti a Capo Verde, visse poi a Como e infine a Paliano. Dopo aver frequentato l’istituto alberghiero di Fiuggi, lavorò come aiuto-cuoco in una struttura alberghiera.
Le circostanze del suo omicidio
Venne ucciso durante un pestaggio il 6 settembre 2020 a Colleferro nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. I responsabili dell’omicidio, tutti originari di Artena, vennero identificati quali Gabriele e Marco Bianchi e Mario Pincarelli, già conosciuti alle forze dell’ordine per pestaggi, spaccio e riscossione di spaccio per conto di terzi, e Francesco Belleggia, incensurato. La brutalità del pestaggio ebbe forte impatto sull’opinione pubblica italiana e fece sì che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli conferisse la medaglia d’oro al valore civile alla memoria. Il processo ai quattro imputati è iniziato il 10 giugno 2021 presso la corte d’assise di Frosinone. Il 4 luglio 2022 i fratelli Bianchi sono stati condannati in primo grado all’ergastolo, mentre Mario Pincarelli a 21 anni e Francesco Belleggia a 23 anni.
Le parole toccanti della mamma
“Willy ha lasciato in questa piazza il segno dell’amicizia, l’amicizia che salva, che non porta sulla brutta strada. L’odio ci rende ciechi, non ci fa vedere le cose belle”. Con queste parole la signora Lucia, mamma di Willy Monteiro Duarte, ha inaugurato ieri a Colleferro piazza Bianca in ricordo di suo figlio ucciso dalla follia e dalla furia cieca degli uomini e di cui, dopo tre anni, ricordiamo ancora quel suo sorriso unico divenuto, suo malgrado, familiare a tutte e tutti noi.