Il 3 marzo 1972 allo Stadio Olimpico andò in scena l’amichevole tra Roma e Santos e la parata di Ginulfi sul rigore di Pelé è un ricordo ancora vivo.
Pelé aveva sbagliato 3 penalty su 78, motivo per cui l’errore fu un evento. “Otello” o “Portierone”, i soprannomi di Ginulfi, si fece tutta la gavetta e fu Herrera a promuoverlo, prima in Coppa Italia e poi in campionato. Quattro stagioni piene da titolare e in mezzo la delusione della semifinale di Coppa delle Coppe con il Gornik Zabrze. Nel 1974 la sua carriera fu bloccata per un periodo in seguito a una visita cardiologica, ma poi l’allarme rientrò.
La sua carriera proseguì nel Verona (1975-1976), disputando una stagione conclusasi con la salvezza della squadra e il raggiungimento della prima finale di Coppa Italia degli scaligeri. Passò infine alla Fiorentina, come riserva di Massimo Mattolini; per lui, in maglia viola, una sola presenza di 45 minuti. Chiusa l’avventura a Firenze, giocò ancora una stagione nelle file della Cremonese, in Serie B, lasciando definitivamente il calcio giocato nel 1978.
In carriera conta anche 34 presenze in Coppa Italia e nove in Coppa delle Coppe.
Ieri a Castel Gandolfo alle 15 il funerale nella chiesa di San Tommaso da Villanova.