Vendemmia notturna, ai Castelli Romani si celebra (ancora) l’antica arte della raccolta dell’uva nelle ore successive al tramonto, una abitudine nata nei luoghi caldi proprio per evitare l’afa delle classiche settembrate ed ottobrate, a vote decisamente insopportabile. Lo spettacolo ha avuto luogo ieri sera, lunedì 11 settembre, ad Ariccia, presso il centro agrituristico ‘Il Borgo’. Così, tra le vigne, si è celebrato e festeggiato lo spettacolo della raccolta notturna dell’uva, nella stessa misura in cui ha aveva luogo tante volte in passato, anche ai Castelli Romani. Per celebrare l’occasione erano presenti, tra gli altri, ben tre primi cittadini dei Castelli Romani: Gianluca Staccoli per Ariccia, Alberto Bertucci per Nemi, Carlo Zoccolotti per Genzano e, infine, Marco Silvestroni, senatore di Albano.
La vendemmia notturna, un’arte antichissima
La Vendemmia Notturna è diventata ormai una serata di ricorrenza annuale attesa dal pubblico per poter toccare con mano la pratica della vendemmia e per calarsi più da vicino nella realtà vitivinicola dei Castelli Romani. Un evento che si svolge come una festa paesana, in cui addetti ai lavori si mescolano ai curiosi sopraggiunti per gustare i prodotti dell’azienda e delle realtà a lei vicine per distanza e filosofia. Non è, tuttavia, solo un evento per festeggiare l’inizio della vendemmia. È soprattutto una tecnica voluta per poter ottenere una qualità sempre più elevata dei vini doc dei Castelli Romani. Pratica usata soprattutto nelle zone calde per aiutare in primo luogo le persone che lavorano in vigna, ma anche per abbassare naturalmente le temperature di raccolta delle uve. La luna non si è smentita, regalando alle bottiglie prodotte con questa particolare tecnica di vendemmia un carattere difficilmente ripetibile. La raffinatezza che contraddistingue i vini della zona è ottenuta grazie ad una rapida lavorazione degli acini che, colti a maturazione desiderata durante una notte di luna piena tra fine agosto e la prima metà di settembre, porta a conservare le caratteristiche uniche del territorio da cui le uve provengono.
Per info e prenotazioni al Borgo di Ariccia: https://www.ilborgoariccia.it/