L’evento è stato programmato nella giornata del 3 ottobre, giorno della scomparsa nel 2015 dell’artista umbro all’età di soli 68 anni, nonostante il comune di Marino fosse ancora alle prese con la ‘sbornia’ da post-Sagra dell’Uva. Maltese, grande artista musicista, viene ricordato soprattutto per essere stato un componente storico anche degli Homo Sapiens e del gruppo Banco del Mutuo Soccorso, nel quale decide di entrare a far parte negli anni ’70 grazie al maestro di Marino, Vittorio Nocenzi.
Nei primi anni ’90 fonda gli Indaco, una band che si ispirava a nuove forme di musica etnica, mescolate al rock e al jazz. Da ricordare, tra le altre, anche le sue più importanti collaborazioni con Edoardo De Angelis, Riccardo Cocciante, Tullio De Piscopo e Tony Carnevale. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Queste le parole del Primo Cittadino: “Abbiamo scelto questo luogo insieme alla famiglia, tra i vicoli di Marino, proprio perché questi luoghi sono strettamente legati alla vita di questo importante artista. Marinese di adozione negli anni ha saputo conquistare tutta la comunità che ancora oggi lo ricorda con molto affetto.”
Le parole di Vittorio Nocenzi
“Il centro storico di ogni città dei Colli Albani – scrive Vittorio Nocenzi – è un intreccio di stradine, lunghe e tortuose come i fili dei ricami di una volta. I vicoli sono stretti e raccolti per tenere le case e la gente al riparo dal vento e dalla pioggia …
Io sono nato a Marino in una di queste vie strette e lunghe, che si inerpica sul ciglio della collina. Via Posta vecchia si affaccia sulla vallata delle cave di peperino: parte dal basso, per inerpicarsi verso il tempio gotico di Santa Lucia, attuale Museo Mastroianni.
Dopo la mia casa natale, la strada comincia a salire svelta e ripida; quando finisce la salita, ci si riposa in uno slargo, memoria dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, che i marinesi chiamano “lo spallato”, da dove ti rubano gli occhi, il bosco e le cave di Peperino, antistanti, al di là ed al di sopra della vallata della ferrovia.
Questo slargo, dopo il 3 ottobre 2023 si chiamerà “LARGO RODOLFO MALTESE, musicista del Banco del mutuo soccorso”. E questo fatto mi tocca profondamente, perché io quello slargo l’ho percorso tutte le mattine, durante la mia adolescenza, ogni giorno due volte per 5 anni: la mattina presto alle 7.00 ed all’ora di Pranzo alle 13.30, per andare e tornare dal liceo che frequentavo a Velletri.
E poi tanti altri ricordi sono legati a questo Largo: dopo appena duecento metri c’era l’abitazione del mio insegnante di Fisarmonica, dove andavo due volte ogni settimana a lezione dagli otto ai dodici anni.
Inoltre, nel primo palazzo dello slargo, abitava un mio compagno delle elementari e poi della scuola media. L’idea che dalle h 19.00 del 3 Ottobre 2023, “O spallato” si chiamerà “Largo Rodolfo Maltese” mi tocca nel profondo del mio animo, muovendo corde intime come poche altre, come se si parlasse di mia madre e mio padre o di uno dei miei due nipotini! Insomma è una cosa che attiene a quella sfera ineffabile e metafisica che, come poche altre, a noi umani ci è dato di avere e percepire.
Sono convinto che Rudy ne sarà particolarmente felice, perché a poche centinaia di metri c’è la mia casa natale, che divenne poi la sua casa nuziale, quando lui accettò di entrare a far parte del Banco e si trasferì dalla Toscana a Marino ed incontrò e sposò Ines. E quella è stata una casa benedetta dalla nascita di quattro figli.
Largo Rodolfo Maltese è come una nuova stanza ideale che si aggiunge a quelle che hanno costituito la sua casa qui a Marino!
L’ho già scritto ad Ines Maltese ma voglio ripeterlo adesso: che la mia città natale, Marino, sia protagonista di un gesto come questo, mi riempe di orgoglio, perché non mi sembra che siano molte le città italiane che, di questi tempi, siano solite onorare ed omaggiare un artista contemporaneo, dedicandogli una strada od una piazza. Se poi quest’artista è un musicista jazz-rock, come nel caso di Rodolfo Maltese, penso che la percentuale delle possibilità che questo avvenga si riduce ulteriormente …
Grazie al Comune di Marino, dunque, ed alla sua amministrazione comunale.
Caro Rudy, succederà a qualche altro ragazzo la mattina presto di correre trafelato per la salita di Via Posta vecchia verso la fermata degli autobus, e di riprender fiato grazie al pianeggiante Largo Rodolfo Maltese… E magari capiterà che si domanderanno allora, fra tanti anni:- Ma chi era Rodolfo Maltese, chi era il Banco del mutuo soccorso?- E sopravvivere al cinismo del tempo è proprio questo: pensare che qualcuno ci regalerà, lontano, lontano nel tempo come diceva Luigi Tenco, un piccolo pensiero, un attimo di memoria che accenderà ancora per un attimo di qualcosa di noi …