Da Albano Laziale (in provincia di Roma) il giovane e talentuoso ballerino Lorenzo Mosconi ha conquistato un posto d’onore nel prestigioso Teatro dell’Opera e Balletto di Sofia (Bulgaria), la prima esibizione pubblica nei giorni scorsi, (anche) per lui 20 minuti di applausi. “Sofia – scrive in una nota stampa lo stesso prestigioso teatro, uno dei più importanti al mondo – ha accolto con una sala affollata la visita dell’Opera Staro Zagora sul palco dell’Opera e del Balletto di Sofia con il mistero della danza Pilat’s dream. Applausi infiniti, recensioni e commenti edificanti…
Uno spettacolo creato con tanto amore, tanto bulgaro e tanto cosmopolita! Per l’amore che vive e oltre… Complimenti a tutta la fantastica squadra: al compositore Stefan Dimitrov, al coreografo Vasily Medvedev e al suo assistente Stanislav Fecho, all’artista Pavol Jurash, al direttore d’orchestra Vladimir Boshnakov, ai brillanti attori protagonisti, l’orchestra e persone con il coreografo Mladen Stanev; per Sylvia Tomova e la sua troupe di balletto miracolosa; per Ognyan Draganov, che sostiene e incoraggia! Complimenti a tutti i maghi dietro le quinte! Con gratitudine per la gentile ospitazione del Sofia Opera and Ballet e per il supporto dei nostri partner Palms Music! Questa è solo una parte dei quasi 20 minuti di applausi!” Sul palco, per l’appunto, anche Lorenzo Mosconi.
Per Lorenzo, il plauso della scuola di danza di Ariccia
Proprio per quest’occasione di straordinaria importanza non solo professionale, Lorenzo Mosconi ha ricevuto i complimenti, tra gli altri, anche della scuola di danza di Ariccia in cui è cresciuto, non solo artisticamente, la ‘Momento Danza asd Ariccia’: “Complimenti al nostro ex-allievo Lorenzo Mosconi – scrive la scuola sui suoi canali social – per la sua prima esibizione con la State Opera Stara Zagora al Teatro Nazionale di Sofia. Ti facciamo ancora un grande in bocca al lupo e che tutti i tuoi sogni e le tue ambizioni future si avverino”. Lorenzo, dopo essersi diplomato alla Scuola del Teatro dell’Opera di Roma, ha fatto molta strada.
La storia di Lorenzo, tra sacrifici, passione e… talento!
È lui stesso, Lorenzo Mosconi, a raccontare la sua storia, ossia il suo percorso di crescita personale e artistico, una strada tutta in salita e controvento, come sono spesso le storie di grande successo, come la sua: “Incoraggiato dalla mia famiglia e soprattutto da mia zia Fabiola- – scrive Lorenzo sui suoi canali social qualche mese fa – otto anni fa’, quando ancora non sapevo di voler entrare a far parte di questo mondo, ho iniziato questo percorso con il maestro Porcelluzzi, che insieme alla prima direttice sotto la quale ho vissuto questa scuola Laura Comi, hanno visto qualcosa in me che forse solo mia zia aveva visto.
La professione che ho scelto, a meno che tu non sia un fenomeno, è fatta di gavetta, prossima ai passi di questo mio cammino. È stato un viaggio pieno di alti e bassi, tutti i giorni mi capita di pensare chi me l’abbia fatto fare e credo sia anche normale, però nonostante tutto ho avuto una forza, una costanza che mi hanno permesso di andare avanti ed arrivare all’ottavo e ultimo corso e insieme a me, di quella ventina di ragazzini che eravamo al primo corso solo Samuele e Mai.
Grazie al Maestro Gerardo Porcelluzzi , perché molto probabilmente senza le fondamenta che ha riposto in me quando avevo 12 anni non sarei riuscito ad arrivare fino in fondo. In molti aspetti del mio carattere mi ci ritrovo nel suo metodo di insegnare e se un giorno dovessi diventare un insegnante spero di essere come lui.
Grazie Laura Comi perché è stata una delle prime persone a credere in me durante quest’avventura e per aver aiutato la mia famiglia con la borsa di studio dal 2016 al 2022.
Grazie a tutti gli insegnanti che in modo diverso mi hanno sempre aiutato e speso solo parole belle nei miei confronti.
Grazie ad Eleonora Abbagnato per la borsa di studio di quest’anno e per avermi dato la possibilità di crescere artisticamente dandomi modo di ballare continuamente sul palco, a volte insegnandomi anche a non prendermi troppo sul serio e a divertirmi quando ballo. Grazie in particolare per aver portato due coreografi come Francesco Annarumma per Atto 2, che per me è stata una coreografia di grande ispirazione e Jean-Guillaume Bart per Péchés De Jeunesse, una delle coreografie più belle che abbia mai ballato durante questi anni. La voglia di voler fare quel balletto e la gioia che provavo a farlo si sono ripercosse su tutto il saggio finale che mi sono goduto come mai avevo fatto prima.
Grazie ai Maestri Ofelia e soprattutto Pablo con i quali ho vissuto questi ultimi tre anni, due insegnanti che sprigionano un’ energia immensa da fare invidia a tutti e grazie perché mentre arrivavano continuamente coreografi esterni con dei cast già prefissati, loro, conoscendomi, sono stati gli unici a darmi un po’ di fiducia facendomi fare il “solista” in Raymonda, dandomi la possibilità di concludere al meglio questa stagione di studio.
Grazie a tutti i miei amici, quelli che ho conosciuto in questa scuola e quelli che mi sono stati vicini da fuori e soprattutto GRAZIE a TUTTA la mia famiglia che ogni giorno mi supporta e che deve vivere con un figlio, fratello, nipote e cugino stressato, pressato, ansioso, perfezionista, molto sensibile e suscettibile alle cose che gli si dicono.
Sono una persona che se inizia una cosa la porta a termine, e oggi finisce quest’avventura che è stata lunga e difficile ma ne comincia un’ altra che sarà spero più bella e sicuramente più complicata. Intanto mi godo questo traguardo, orgoglioso di quello che ho fatto, perché sono stato proprio BRAVO. Ringrazio anche me stesso perché solo io so quello che ho passato, nel bene e nel male.
Dedico questo percorso a mia nonna Rita che mi auguro un giorno possa riuscire a rivedermi ballare dal vivo o in tv e a mia zia Fabiola, senza la quale tutto ciò non sarebbe mai potuto accadere”.
Oggi ad Albano Laziale è in programma una passeggiata ecologica, se vuoi conoscere la notizia, clicca qui.