La società Frales sollecita la regione ad avere una risposta al progetto per realizzare una discarica, inteso come deposito dei rifiuti derivanti dalla lavorazione del trattamento meccanico biologico, in via Scrivia ad Aprilia, tra Riserva Nuova e La Gogna.
Dopo la bocciatura del progetto di discarica a La Gogna, promosso da Paguro, ora sta andando avanti l’iter per questo nuovo progetto, un investimento da 28 milioni di euro. La Regione aveva chiesto a Frales una integrazione di documenti, che sono stati inviati, ma poi il procedimento si è bloccato. Quindi la Frales ha scritto sollecitando una risposta.
«La scrivente auspica che il procedimento possa essere conseguentemente riavviato e concluso in tempi ragionevoli, segnalando la propria disponibilità, in caso di accoglimento dell’istanza, a realizzare il primo invaso in tempi brevi (60-90 giorni), in modo che la sua messa in esercizio possa contribuire a risolvere o quantomeno alleviare sostanzialmente le attuali difficoltà a soddisfare il fabbisogno dell’ATO di appartenenza», si legge nella nota.
IL PROGETTO
Nell’area dove dovrebbe sorgere il deposito di rifiuti già in passato operava una discarica, la “Santa Apollonia”, operativa fino al 1987 ed estesa per 25 ettari, situata tra due fossi e a 30 metri dalla falda.
Per decenni ha ospitato i rifiuti urbani della città: la discarica fu chiusa perché ci si accorse che era troppo vicina al fosso della Moletta. Negli anni ’90 fu disposto un piano per la bonifica di sei siti inquinati, tra cui anche questo, da 12 miliardi di euro, ma non fu mai realizzato, almeno in questa zona. Il danno ambientale non è mai stato verificato.
Lo scorso 10 maggio, quattro giorni prima del ballottaggio delle elezioni amministrative, il consiglio comunale di Aprilia all’unanimità – maggioranza e opposizione – aveva votato contro il progetto approvando una apposita delibera.
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