Pomezia, è andata deserta la nuova e seconda seduta della Commissione Trasparenza (dopo quella del 13 ottobre scorso) sul futuro dell’immobile di via Castelli Romani che la maggioranza intende acquistare e destinare, almeno temporaneamente, ad ospitare le 42 classi della scuola media Marone, la seduta si è svolta ieri mattina, venerdì 3 novembre, attorno alle ore 11,00: è quanto comunicano in due nuovi e distinti comunicati stampa M5S e Pd.
M5S in campo
“Nuova commissione controllo e garanzia sull’acquisto dell’immobile di via Castelli Romani – scrive il M5S pometino. Nulla di fatto oggi in commissione, torniamo a casa sempre con le stesse domande non avendo trovato interlocutori a cui rivolgerle. Se l’immobile non sarà pronto entro il 22/12 quale è la soluzione alternativa? Quante deroghe saranno necessarie al DM75 sull’edilizia scolastica per poter ospitare i ragazzi? Quali sono le garanzie sul trasporto e sul traffico? Cosa diventerà questo edificio dopo aver espletato la sua funzione di scuola provvisoria?
Assente sindaca e Giunta
Assente la Sindaca, assente l’assessore, assenti i dirigenti, solo l’ing Curci ha fatto pervenire una nota dalla quale sono nate nuove domande. L’uso dello spazio antistante Bricofer dovrà essere sottoposto all’approvazione dell’assemblea condominiale, in caso di diniego quale è il Piano B?
Sarà realizzato un percorso pedonale protetto da via Veneziani a Via Costarica, sarà sufficiente per garantire la sicurezza dei minori di 14 anni su una strada con diverse intersezioni laterali e dove passano tantissimi TIR?
Quale è il progetto di come sarà realizzato lo spazio scolastico all’interno dell’immobile?
Tutte domande senza risposta, ma noi non ci fermiamo!
PS: la stessa maggioranza ha richiesto il rinvio della commissione per “mancanza di documentazione”.
Non si è mai vista una maggioranza che richiede una commissione controllo e garanzia, ammettendo di fatto una mancanza di documentazione rispetto all’argomento in discussione. Ci aspettavamo piuttosto una convocazione delle commissioni competenti che continua a non avvenire. Di fatto chiedono a noi quello che dovrebbero fare loro.
Alessio Caporaletti (per il PD)
“Si è svolta il 3 novembre alle ore 11,00 la commissione Controllo e Garanzia di Pomezia – comunica Alessio Caporaletti, presidente dell’Assise comunale – Al netto delle assenze dei Dirigenti e del Sindaco, già comunicate informalmente al presidente , spiace constatare la mancanza di documentazione richiesta per il corretto svolgimento della stessa. In apertura dei lavori si è appreso che solo un settore (llpp) aveva preparato una relazione, ma i cui atti allegati non sono arrivati in commissione per problemi tecnici. Dagli altri settori chiamati in causa il silenzio assoluto. Scena muta anche dalla politica , perché mancavano gli Assessori. Gli stessi consiglieri di maggioranza hanno chiesto di riconvocare la commissione perché non c’erano documenti e relazioni richieste.
Nessun parere
Abbiamo discusso del verbale del consiglio di istituto, da cui emerge che nessun parere, ne favorevole ne contrario, è mai stato dato negli incontri con l’amministrazione. Semplicemente perché quell’organo non emette pareri se non sulla didattica. Però – e questo è un elemento da sollevare – ad un loro parere si fa riferimento nella delibera di Consiglio Comunale del 25/10. Ad oggi i tanti interrogativi senza risposta non solo restano, ma aumentano. Per tale motivo si è deciso di riconvocare questa commissione non appena saranno pronti e disponibili tutti gli atti richiesti.
Attendiamo la maggioranza in Consiglio comunale
Dopo l’ultima commissione del 13 ottobre la minoranza, in modo compatto, preso atto dei tanti dubbi emersi e non chiariti, aveva fatto richiesta di un consiglio comunale per poter sospendere in autotutela l’iter di acquisto dell’immobile chiedendo la necessaria chiarezza. Anche in questo caso dispiace constatare che quel consiglio comunale non verrà mai convocato dalla maggioranza, perché con una pec al termine dei lavori di questa mattina, ha comunicato che secondo loro il tema è superato dalla delibera di consiglio del 25/10.
Delibera di consiglio votata senza alcuni documenti e senza il tempo necessario all’analisi di quanto si stava votando! Senza convocare le commissioni preposte!
Per chiudere , convocare un consiglio comunale d’urgenza significa non dare il tempo ai consiglieri, di maggioranza e di minoranza , di leggere i documenti che vengono presentati per il voto. Ora mi chiedo: è questo il metodo che questa amministrazione si è data? Veramente si vuole procedere su questa strada? E non convocare un consiglio richiesto a gran voce dalla minoranza, anzi, anticiparlo con un consiglio d’urgenza , non significa ledere il diritto di iniziativa politica della minoranza?
E soprattutto, vista l’urgenza data per la convocazione del Consiglio Comunale del 25/10, l’immobile individuato sarà pronto “chiavi in mano” per il 22/12/23? E in caso contrario, quale soluzione alternativa ci viene data dalla proprietà dello stabile (come dichiarato in delibera di indirizzo di giunta n 46)? Domande a cui ad oggi, non abbiamo risposta”.