La commissione ha audito i sindaci interessati nell’ambito dell’esame, in sede referente, della proposta di legge di modifica dell’articolo 27 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, in materia di procedimento per l’individuazione dell’area destinata al parco tecnologico e del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi a bassa e media intensità.
“Noi – ha detto l’assessore – ospitiamo una centrale in dismissione ed una mai partita, a due passi dal Parco nazionale del Circeo, dal mare e da un poligono di tiro; quindi, la realizzazione nel nostro territorio di un deposito nazionale è molto difficoltosa. Siamo anche un’ex palude – ha proseguito – quindi abbiamo un sistema complicatissimo di canali che nel tempo sono stati perlopiù tombati. Ci troviamo in un territorio delicatissimo e per questo per noi è molto difficile proporci come deposito nazionale per le scorie radioattive”.
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