Parliamo della storica struttura situata tra via San Francesco D’Assisi e via Aurelio Saffi, proprio davanti ai Cisternoni della II^ Legione Partica, a 50 metri dal Seminario Vescovile. Veniva utilizzata, da tempo immemore, dai giardinieri comunali come base d’appoggio per tenervi le piante e i fiori poi trapiantati di tanto in tanto nelle aree verdi, parchi, ville e giardini comunali, tra le quali sicuramente villa Doria, visto che la presenza della cisterna d’acqua garantiva grosse disponibilità idriche anche e soprattutto d’estate. È stata più volte oggetto di atti vandalici, negli ultimi anni e decenni, addirittura una volta bruciata.
Progetti passati mai andati in porto
Vecchie giunte e vecchi assessori proposero a più riprese progetti di recupero della struttura che però, per un motivo o per l’altro, non sono mai andati in porto. Ma ora grazie ai fondi PNRR pare che la struttura riprenderà davvero a vivere.
Quale il suo futuro?
Non è ancora noto a chi verrà affidata la gestione della struttura, né a quale scopo verrà utilizzata, ma tutto lascia presupporre che diventerà un laboratorio didattico condiviso o, comunque, utilizzata a fini soci-ricreativi, socio-istruttivi, socio-assistenziali. Sono, del resto, molte le associazioni territoriali che si occupano di tali problematiche, non solo ad Albano, ma anche in altri comuni dei Castelli Romani.
Progetti analoghi sono in corso anche in altri comuni dei Castelli, molti di questi, compreso quello in parola, puntano al recupero ed alla valorizzazione di strutture abbandonate da anni, molto importanti a livello territoriale, ed in attesa solo di ritornare a nuova vita.
Leggi anche:
‘Grottaferrata, prima di Natale ripartirà lo storico cinema Fellini’.