A Marino arriva il nuovo (grande) segnale che indica la tappa della via Francigena, che si trova lungo l’Appia Antica a Santa Maria delle Mole: è in sostanza quanto riporta una nota stampa diffusa dall’Amministrazione comunale. “È stato posizionato venerdì 17 novembre u.s. – si legge nella comunicazione municipale – il segnale di riconoscimento della tappa di Marino lungo la Via Francigena nel tratto dell’Appia Antica di Santa Maria delle Mole alla presenza del Presidente del Gruppo dei Dodici Giancarlo Forte, del Dirigente Mario D’Eramo, del Responsabile PIT di Santa Maria delle Mole Mirko Laurenti, del Consigliere comunale Gerardo Cornacchia e dell’Assessore al Turismo Roberta Covizzi, che ha commentato:
Siamo fieri
“Siamo fieri che anche a Marino, sia finalmente stato installato un punto per il passaggio della Via Francigena. Questo darà modo di valorizzare di più questa parte del nostro territorio per far conoscere la storia che attraversa il nostro Comune e abbracciare tutta la parte del turismo legata ad esso. Marino resta una meta turistica di grande richiamo e continueremo ad adoperarci in tutti i modi per farla conoscere e renderla apprezzabile”.
La via Francigena
La Via Francigena, Francisca o Romea, è parte di un fascio di percorsi, detti anche vie romee, che dall’Europa occidentale, in particolare dalla Francia, conducevano nel Sud Europa fino a Roma proseguendo poi verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terrasanta, meta di pellegrini e di crociati.
Nel 1994 è stata dichiarata “Itinerario Culturale Europeo” assumendo, alla pari del Cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale.
L’Italia Meridionale
La via Francigena sui monti della Daunia; sullo sfondo l’altura su cui sorgeva il castello di Crepacuore, il forte di valico dei cavalieri Gerosolimitani. Da Roma il percorso seguiva per un lungo tratto la via Appia o la parallela via Latina fino a Capua, con successivo proseguimento verso Benevento.
Da tale ultima città s’imboccava la via Traiana (o via Appia Traiana) risalendo l’Appennino campano fino al valico di San Vito ove sorgeva il castello di Crepacuore, una fortezza tenuta dai cavalieri Gerosolimitani al fine di garantire la sicurezza ai pellegrini lungo il tratto appenninico.
La via giungeva quindi a Troia, nell’alta pianura del Tavoliere delle Puglie, da cui era possibile recarsi al santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano o, in alternativa, si poteva proseguire lungo la stessa via Appia Traiana verso Bari, Brindisi e Otranto, i principali porti d’imbarco per la Terra santa.
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