Lollobrigida era atteso a Caivano per l’inaugurazione di un parco. Come riporta Il Fatto Quotidiano, un guasto sulla tratta da Roma a Napoli (da Salone a Labico) ha fatto decidere a Trenitalia di dirottare Frecce e Intercity sulla “vecchia” Roma-Napoli.
A quel punto però – prosegue Il Fatto – si è verificato un altro problema tra Zagarolo e Valmontone. E questo ha causato un altro ritardo tra Termini e Ciampino.
Il ministro veniva da un impegno alla Camera. Doveva andare a Caivano e poi tornare a Roma per partecipare alla trasmissione Avanti Popolo di Nunzia De Girolamo.
A quel punto, spiegano fonti vicine al ministro al Fatto, «l’assenza del governo sarebbe stata una delusione sia per le tante persone presenti che attendevano l’inizio dell’evento, soprattutto per bambini e studenti accorsi sotto la pioggia nella scuola e al parco, sia per le istituzioni. Il treno purtroppo aveva circa 100 minuti di ritardo».
«Per non deludere i cittadini e per rispettare l’impegno preso con la comunità di Caivano, il ministro sarebbe andato perfino a piedi». E allora Rfi ha autorizzato il capotreno alla fermata straordinaria per Ciampino. Trenitalia conferma sempre al Fatto: “Dopo la ripartenza da Termini è stata in effetti disposta la fermata alla stazione di Ciampino. Lì sono scese le istituzioni presenti a bordo”.
Sul caso è intervenuta anche Trenitalia che ha voluto specificare come: «La fermata di Ciampino non ha comportato ulteriori ritardi per i viaggiatori, né ripercussioni sulla circolazione, né costi aggiuntivi per l’azienda».
Poi specifica che le straordinarie fermate sono previste per una serie di casi come l’intervento del 118 a bordo, la presenza di viaggiatori intemperanti, in caso di ordine pubblico o per far scendere una carica istituzionale che deve svolgere la propria funzione pubblica.
Il ministro ha voluto fare luce sulla questione: «Il treno che ho preso per arrivare, ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per atè poter essere con loro, incontrare le persone che mi aspettavano, ringraziare i nostri uomini e donne in divisa e gli studenti. Piantare con loro l’albero della legalità dedicato al giudice Falcone al centro del Parco dimostrando che lo Stato c’è e non dà buche» ha concluso il ministro.