Le scuole si fanno avanti
Di sicuro, ieri lunedì 27 novembre 2023, l’Istituto di istruzione secondaria ‘G. Sulpicio’ di Veroli (Frosinone) è stato tra i primissimi in Italia ad aver introdotto il diritto al congedo mestruale che consente alle ragazze affette da dismenorrea di avere due giorni di permesso al mese che non verranno conteggiati come assenza, dietro certificazione medica. Una proposta che è stata avanzata dalle rappresentanze studentesche, condivisa dal Collegio docenti e approvata dal Consiglio d’Istituto e che viene lodata dalla consigliera regionale del Lazio Sara Battisti.
La situazione in Europa e nel mondo
In Europa ancora non esiste una legislazione specifica in merito, in Spagna tale congedo è divenuto legge a giugno scorso. In Giappone le lavoratrici hanno diritto a un numero illimitato di giorni di congedo mestruale, tuttavia, non è retribuito. In Giapponte, il 3% delle aziende indennizzano le lavoratrici totalmente o parzialmente.
Le parole della consigliera Eleonora Mattia
“Un esempio virtuoso che arriva dalla comunità scolastica, nel Frusinate, partito dal basso e frutto di un percorso partecipato – scrive la consigliera Eleonora Mattia, prima firmataria della proposta di legge regionale – che ancora una volta dimostra come la società civile sappia anticipare l’operato delle Istituzioni al Governo. Come Regione Lazio, soprattutto in questo momento storico di attenzione verso le donne, dobbiamo cogliere questi segnali di sensibilità verso la condizione femminile e le misure di pari opportunità.
Ricordo che lo scorso giugno ho depositato in Consiglio regionale una proposta di legge per introdurre il congedo mestruale a scuola e a lavoro che attende ancora di essere discussa. Chiedo pertanto alla Giunta Rocca e al Presidente del Consiglio Aurigemma di attivarsi affinché l’iter della proposta di legge parta al più presto in modo da estendere i pochi esempi virtuosi, come quello recente del Frusinate, a tutte le scuole del Lazio e far sì che sia incentivato anche sui luoghi di lavoro della nostra regione a beneficio di tutte le lavoratrici”.
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