I carabinieri, su disposizione della Procura distrettuale di Napoli, spiegano che l’operazione ha interessato le province di Latina, Benevento, Avellino, Roma, Padova e Campobasso.
I destinatari delle misure cautelari sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare l’associazione camorristica denominata clan Pagnozzi, operante nella Valle Caudina e territori limitrofi.
Durante le indagini per l’estorsione a una società edile è emersa l’esistenza di un sodalizio criminoso che gestiva un intenso traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) tra il litorale romano (Aprilia, Anzio, Pomezia), dove veniva fornita gran parte della droga, e le province di Benevento ed Avellino, dove il sodalizio operava sotto il controllo del clan Pagnozzi.
Le investigazioni hanno consentito di individuare i gestori delle “piazze di spaccio” ubicate a San Martino Valle Caudina e in località Tufara Valle, nonché di identificare una fitta rete di “corrieri” e “pusher” e individuare uno dei luoghi di stoccaggio della sostanza stupefacente ad Aprila (in zona Fossignano), presso l’abitazione di uno degli arrestati, un 60enne parente del capo clan.
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