La partenza è fissata alle ore 10,00. Nel luogo dell’appuntamento è disponibile un grande parcheggio per le auto. La prenotazione è obbligatoria nelle modalità indicate qui di seguito. L’iniziativa culturale, con tanto di guida d’accompagnamento, è promossa dalla Regione Lazio nell’ambito del tour di “Di Villa In Villa” curato dal Gruppo Archeologico Latino Latium Vetus Aps.
La visita guidata ricomprende anche un passaggio in una tenuta vitivinicola della zona, la Ferri Rossi di Medelana, per una degustazione enogastronomica.
Costi e prenotazione obbligatoria
Il costo del biglietto è di 10 euro mentre è gratuito per i ragazzi fino a 12 anni. La prenotazione è obbligatoria inviando una mail a: [email protected]
I biglietti d’ingresso a musei e ville, laddove previsti, saranno a carico dei partecipanti. La manifestazione vede il patrocinio dei Comuni di Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio Catone e si svolge in collaborazione con il Parco Archeologico di Tuscolo. Si ringraziano i proprietari e i gestori delle Ville Tuscolane, del Museo Tuscolano Scuderie Aldobrandini, del Museo Archeologico Nazionale dell’Abbazia di San Nilo, dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata e dei Casali. Con la collaborazione di Associazione Gruppo Archeologico Latino Latium Vetus.
Maggiori info sul sito: www.irvit.it.
Villa Mondragone, la storia
Il complesso di Villa Mondragone sorge su una collina in posizione felicemente panoramica, rivolta verso Roma. Situata tra Frascati e Monte Porzio Catone, comune del quale fa parte, la Villa è circondata da un incantevole parco di 18 ettari.
Posta sui resti di un’antica villa romana appartenente alla famiglia dei Quintili, venne edificata tra il 1573 e il 1574 dal giovane cardinale Marco Sittico Altemps, nipote di papa Pio IV Medici, per ospitare la corte papalina di Gregorio XIII. A quest’ultimo si deve il nome “Mondragone” riferito al drago alato, simbolo araldico della casata di Gregorio XIII, i Boncompagni, usato come elemento decorativo nel palazzo e nel giardino. La villa è opera dell’architetto della famiglia Altemps, Martino Longhi il Vecchio della scuola del Vignola, che su suggerimento del pontefice costruì un nuovo imponente edificio sul poggio sovrastante, sfruttando come sostruzioni i resti romani della residenza dei Quintili anche se con orientamento diverso.
La Villa presenta molte ampie sale, alcune delle quali riccamente decorate. Tra tutte spicca la maestosa Sala degli Svizzeri che pur non presentando nessuna decorazione è conosciuta per aver fatto da cornice a un importante evento storico: la Riforma del Calendario Giuliano voluta proprio da Papa Gregorio XIII che qui promulgò, nel 1582, la celebre Bolla “Inter gravissimas”.
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