3 immobili che hanno segnato la storia genzanese
In passato in merito all’ex Grand Hotel Primus (situato a due passi dall’ex ospedale di Genzano) si era diffusa la voce – del tutto infondata – che la struttura ricettiva sarebbe stata risistemata ed utilizzata per ricevere immigrati in modo indiscriminato. La ex cantina La Selva (situata sulla via omonima), al contrario, è finita all’asta ed è stata oggetto di una lunga diatriba prima giudiziaria e poi anche politica.
Per l’ex cantina San Tommaso (situata sulla via Appia Vecchia), infine, si parlava della sua conversione in un supermercato, ipotesi che – vera o falsa che fosse – non ha mai visto la luce. Ma tornando alle parole del primo cittadino, ecco quello che ci ha raccontato.
Le parole del primo cittadino
“Puntiamo al recupero di tutto il patrimonio immobiliare ma in particolare di tre immobili abbandonati da tempo immemore: l’ex cantina San Tommaso, l’ex cantina La Selva e l’ex Grand Hotel Primus.
Queste strutture non torneranno, alle attività del passato, la società in cui viviamo è cambiata, è cambiato il mercato, nel bene e nel male, e il tipo di produzione vinicola svolta dalle cooperative nostrane sembra non aver futuro.
Lo stesso per il turismo che è molto più legato alle realtà locali, con strutture tipo B&B. Per questo abbiamo approvato un Piano di Rigenerazione della città che consenta interventi per valorizzare immobili pubblici e privati della città in stato di un abbandono, per recuperarli e donare loro nuova vita”.
Genzano
Genzano di Roma è un comune italiano di circa 22mila abitanti della Città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio situato nel Parco dei Castelli Romani. È famoso per l’infiorata. La festa viene fatta risalire al 1778, anno in cui fu preparato un tappeto floreale, in occasione della festività del Corpus Domini, lungo la via Sforza (oggi via Bruno Buozzi).
Attualmente l’infiorata si svolge in via Italo Belardi, la via che congiunge la piazza principale del paese (Piazza IV Novembre) alla Chiesa di Santa Maria della Cima.
La strada viene ricoperta totalmente da un tappeto floreale di circa 2000 m², composto generalmente di 13 quadri, oltre alla decorazione della scalinata posta in cima alla salita. Ogni quadro misura generalmente 7 m x 14 m e i soggetti, scelti da un’apposita Commissione che presiede anche all’organizzazione della manifestazione, sono generalmente soggetti di argomento religioso o civile, riproduzioni di note opere d’arte o motivi geometrici.
La deposizione dei fiori sulla sede stradale avviene lo stesso giorno della festa, o la notte precedente, sui contorni dei quadri disegnati con il gesso e con la calce in base al bozzetto originale.
La sera della domenica il tappeto viene percorso dalla processione religiosa che reca il Santissimo Sacramento da Santa Maria della Cima alla non lontana Collegiata. Il tappeto viene mantenuto, sostituendo i petali appassiti, fino alla sera del lunedì, quando ha luogo la distruzione dell’infiorata da parte dei bambini (il cosiddetto spallamento).
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