Albano, tanti progetti e soldi PNRR
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza deliberato dalla Unione Europea per mitigare la crisi economica
generata dalla pandemia – scrive Luca Nardi, consigliere comunale di opposizione in quota M5S, nella sua nota – rappresenta per l’Italia una straordinaria opportunità con la concessione di ben 191,5 miliardi di euro, di cui tuttavia due terzi sotto forma di prestito e il rimanente terzo a fondo perduto.
La riflessione di Nardi
Di qui una doverosa riflessione: per ripianare il debito contratto con l’UE è necessario sviluppare dei progetti che consentano alle Città italiane di aumentare i risultati economici in termini di costi e ricavi. Non a caso la Rivoluzione verde e la transizione ecologica unitamente alle infrastrutture per una mobilità sostenibile rappresentano circa il 44% delle risorse totali destinate al Piano perché questi temi sono individuati come uno dei più importanti presupposti per costruire uno scenario di benessere economico e qualità della vita.
Ad Albano cosa succede?
La verità è che oltre ad alcune voci riguardanti la ristrutturazione di alcuni edifici pubblici non sappiamo molto altro. La sensazione è che nonostante l’enorme problema dell’invasione della Città da parte delle auto di residenti e visitatori, il cui numero è praticamente negli anni quadruplicato rispetto agli anni ’80, non si registrino progetti relativi al potenziamento dei parcheggi esistenti o alla costruzione di nuovi. La Città di Albano non ha mai avuto una vocazione industriale e non ha più vocazione agricola a causa della cementificazione ma ha certamente vocazione all’ospitalità e può e DEVE ripartire soltanto attraverso una graduale e completa valorizzazione del proprio Centro Storico.
Parcheggi selvaggi
Le auto in marcia, parcheggiate regolarmente o ancor peggio in modo selvaggio sono ormai l’elemento distintivo di arredo delle Piazze e delle strade del Borgo, tra cui alcune importanti e senza neanche un marciapiede.
Seppur vi siano state alcune apprezzabili e importanti decisioni, quali le pedonallizzazioni della Rotonda e
nel prossimo futuro di Piazza Carducci, si avverte la carenza di una visione e di un progetto organico che
definisca un cronoprogramma di interventi in ordine di priorità.
Non è infatti pensabile avviare un vero processo di valorizzazione della Città senza partire dalla revisione e
dal potenziamento delle infrastrutture urbane, adeguandole ai tempi e agli obiettivi che si è deciso di perseguire.
Parcheggi decentrati, navette e cilabili
Parcheggi decentrati, scale mobili e navette elettriche, percorsi ciclabili (in questi giorni sono in corso i
lavori) sarebbero infatti la base primaria su cui costruire un progetto di Borgo Storico, dove bellezza,
attrattività, accessibilità, fruibilità, economia e qualità della vita, possano concretizzarsi insieme e rilanciare
finalmente la Città.
La transizione ecologica
La transizione ecologica e la mobilità sostenibile: quale occasione migliore del PNRR poteva presentarsi oggi, e perché come oggi sembra, la stessa non verrà colta? Senza rispolverare il concetto di democrazia partecipata, purtroppo svilito più volte dalla vanità di alcuni, dal disinteresse di altri e dalla malafede di molti, sarebbe stato auspicabile e molto più producente coinvolgere il Consiglio Comunale e i cittadini su una linea comune, aprire al dibattito e al confronto, condividere gli aspetti relativi alle maggiori criticità da risolvere, alle risorse da valorizzare, e provare insieme ad immaginare un percorso virtuoso e di vera crescita della nostra Città.
Felice di essere smentito
Come di consueto, le mie personali considerazioni non hanno finalità propagandistiche e sarei molto felice
se venissi presto smentito. Purtroppo, l’alone di mistero che ancora avvolge tutto ciò che riguarda il PNRR per Albano Laziale e le voci non incoraggianti mi hanno spinto a sollecitare pubblicamente l’Amministrazione, attraverso questo articolo, per lanciare un accorato appello affinchè si faccia ciò che è veramente necessario e che la Città meriterebbe.
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