Nuova tegola sul quasi ex Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani, sospeso il 31 ottobre dal Prefetto D’Acunto, dopo che aveva ricevuto la seconda condanna penale: una nuova inchiesta della Procura della Repubblica è stata avviata sull’Hotel “Grotte di Tiberio”, sulla via Flacca a Sperlonga, dello stesso politico e di suo suocero. Gli abusi edilizi relativi a quella struttura riguarderebbero l’intero albergo, secondo l’ipotesi del sostituto Procuratore della Repubblica di Latina, Giuseppe Miliano. Perciò gli uomini del Nucleo investigativo provinciale di Polizia Ambientale e Forestale sono andati negli uffici urbanistici del Comune di Sperlonga. E ci sono andati per prendere altra documentazione sull’iter amministrativo che portò alla trasformazione di un ristorante -discoteca nell’attuale resort di lusso. Sotto la lente degli investigatori ci sono gli atti emanati quando Cusani era sindaco di Sperlonga, il dottor Miliano ha nominato un perito per setacciare la documentazione. Sarebbe infatti totalmente abusivo l’albergo, realizzato su area con vincolo paesaggistico. Gli abusi non riguarderebbero cioè solo alcuni ampliamenti della struttura in spregio delle leggi urbanistiche vigenti ed “incompatibile con le esigenze ambientali”, come emerso nella sentenza di condanna del luglio 2012. Allora Armando Cusani è stato condannato in primo grado a due anni (e alla interdizione per identico periodo dai pubblici uffici) insieme al suocero Aldo Erasmo Chinappi. Con loro fu condannato anche il tecnico comunale Antonio Faiola ad un anno. Il pm aveva chiesto la pena di 3 anni e 2 mesi per Cusani e Faiola; tre anni per Chinappi. La seconda condanna inflitta a Cusani dal Tribunale pontino si riferisce invece ad un’altra vicenda: Cusani aveva rimosso illegittimamente – secondo l’accusa e secondo i giudici – il comandante dei Vigili urbani di Sperlonga. La sentenza è arrivata lo scorso ottobre. E il 31 di quel mese il Prefetto, applicando la Legge Severino “anticorruzione”, lo ha sospeso dall’incarico. Sospensione contro la quale Cusani ha ingaggiato una lotta furibonda, sferrando un attacco istituzionale mai visto prima. Ha spinto lo scontro fino a far votare, lo scorso 12 febbraio, ai propri compagni di maggioranza in Consiglio Provinciale una mozione di censura contro lo stesso Prefetto, il cui ufficio confina con quello dell’aula del Consiglio Provinciale. Non è la prima volta che Cusani si scaglia contro altre istituzioni: all’indomani della condanna per l’hotel abusivo, attaccò duramente i magistrati, accusandoli di aver emesso una sentenza politica a i suoi danni. A primavera Cusani si candiderà alle elezioni europee.





















