Mentre si parla di rischi idrogeologici e di necessità di manutenzione, è paradossale la situazione in cui versano i Consorzi di Bonifica laziali: a fronte del loro operato, la Regione ha accumulato un debito nei loro confronti che ormai ha superato i cinquanta milioni di euro. Di questo enorme credito, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino vanta la fetta più consistente, circa 13 milioni che non ancora sono stati accreditati nelle casse.
Senza contare la considerevole somma (si parla sempre di svariati milioni di euro) che l’Ente non riesce ad incassare da Acqualatina, nonostante le numerose condanne giudiziarie che quest’ultima ha collezionato negli anni.
“Ebbene – spiega Carlo Crocetti, Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino – per cercare di trovare rimedio a questa incredibile situazione, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino è stato il primo consorzio d’Italia che ha avviato la procedura di certificazione dei propri crediti nei confronti della Regione, decisione questa mutuata dall’Associazione Regionale delle Bonifiche a cui fanno capo i restanti 9 Consorzi operanti nella Regione”.
In virtù di tale procedura sono state presentate alla Regione Lazio le pratiche inerenti i crediti vantati dal Consorzio ed attualmente si è nella fase di attesa della certificazione di quei crediti da parte della Regione; certificazione essenziale per poterli “scontare” con il sistema bancario e poter finalmente far fronte ai fornitori, oltre che poter contare su una provvista finanziaria che possa dare maggiore tranquillità gestionale all’Ente nel prossimo futuro.