La demolizione avverrà almeno in parte per il vecchio immobile preesistente, in vista della sua completa ristrutturazione e rigenerazione.
La nuova struttura teatrale, che sarà anche un centro per le arti, la cultura e la musica, sorgerà sorgerà in al posto dell’attuale immobile abbandonato da tempo, proprio accanto alla biblioteca municipale.
Genzano, al via il cantiere per il 1° maxi teatro comunale
Il via libera è arrivato dal comune di Genzano lo scorso 30 maggio.
Su via del Perino il comune di Genzano continua a rischiare di perdere quasi 4 milioni di € di fondi PNRR, destinati: 1) alla messa in sicurezza del costone del lago di Nemi; 2) alla realizzazione della ciclopedonale.
Discorso diverso si prospetta invece per il primo teatro comunale che prenderà il nome di Carlo Levi.
Il primo stralcio del cantiere inizierà entro l’estate 2024, probabilmente subito dopo la fine della prossima infiorata, non oltre il mese di luglio.
La demolizione del vecchio immobile
“Il seguente Capitolato Speciale d’Appalto – spiega il comune tra i suoi documenti – illustra le modalità di esecuzione dei lavori relativi alle di demolizioni e rimozioni del fabbricato Centro Culturale Carlo Levi, in viale Giuseppe Mazzini n. 12 Genzano (Roma).
L’intervento delle demolizioni non strutturali di porzioni dell’edificio esistente va considerato come un primo stralcio relativo alla progettazione esecutiva in appalto (”Appalto integrato”).
Per l’esecuzione dei lavori di completamento e rigenerazione del centro culturale stesso previsti dal progetto di fattibilità tecnica economica posto a base di gara.
A causa dei tempi estremamente compressi ed improrogabili, previsti per il raggiungimento degli obiettivi del PNNR. Si è deciso di far partire un primo stralcio di attività relativo alle demolizioni.
Il progetto esecutivo delle demolizioni, propedeutiche all’intervento di ristrutturazione e completamento. Recepisce sia quanto stabilito nella fase di progetto precedente, sia le indicazioni fornite dalla Stazione Appaltante nel Bando di Gara.
La demolizione diventa “green”
Il progetto prevede che almeno il 70% in peso dei rifiuti non pericolosi generati in cantiere, ed escludendo gli scavi, da avviare ad operazioni di preparazione per il riutilizzo, riciclaggio o altre operazioni di recupero (nel rispetto dell’art. 179 Dlgs 152/2006).
Il progetto stima, la quota parte di rifiuti che potrà essere avviata a preparazione per il riutilizzo, riciclaggio o altre operazioni di recupero. Tale stima si basa su.
1. valutazione delle caratteristiche dell’edificio.
2. individuazione e valutazione dei rischi connessi a eventuali rifiuti pericolosi e alle emissioni che possono sorgere durante la demolizione.
3. stima delle quantità di rifiuti che saranno prodotti con ripartizione tra le diverse frazioni di materiale.
4. stima della percentuale di rifiuti da avviare a preparazione per il riutilizzo e a riciclo, rispetto al totale dei rifiuti prodotti, sulla base dei sistemi di selezione proposti per il processo di demolizione. Alla luce di tale stima, il progetto comprende le valutazioni e le previsioni riguardo a: a. rimozione dei rifiuti, materiali o componenti pericolosi; b. rimozione dei rifiuti, materiali o componenti riutilizzabili, riciclabili e recuperabili”.
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