Carta Platino Trenitalia a 1,95€! Ma è un falso
La voglia di partire è tanta. Molti sarebbero disposti a tutto pur di staccare la spina per qualche giorno e sfuggire alla morsa atroce del caldo.
Lo sanno anche i creatori di truffe online che approfittano di questo entusiasmo dilagante per “trollare” utenti inesperti.
L’ultima truffa arriva da una falsa Trenitalia: promette la sua Carta Freccia Platino Infinito a chiunque compili un rapido questionario online. La carta consentirebbe di viaggiare per un anno al costo di 1,95€ su tutte le linee ferroviarie della compagnia. Unica regola: affrettarsi, perché i posti sono limitati.
Per questo l’utente, preda della disattenzione e, al tempo stesso, del coinvolgimento, è portato ad affrettarsi, alle prese con un gioco a tempo di cui però inevitabilmente cade preda.
La promo fake naturalmente non ha lasciato indifferente il colosso dei trasporti che giorni fa non ha mancato di rettificare, segnalando alle autorità competenti la notizia truffaldina.
Ecco il falso post che gira su Facebook:
Come accorgersi della truffa
Accecati dagli incredibili vantaggi di un’offerta, dobbiamo però sempre chiederci se non siamo davanti a una truffa. E ci sono alcuni aspetti a cui dobbiamo fare molta attenzione, perché possono svelarci se la proposta è vera o falsa.
Ecco come capire se stiamo cadendo in un tranello:
– è difficile, praticamente impossibile che grandi marchi e compagnie si servano di profili secondari e non ufficiali per divulgare contenuti promozionali, volti per loro natura a riscuotere successo e adesione;
– le pagine secondarie, in questo caso, portano nomi come “Biglietti del treno economici” e “Platino card Trenitalia”: intestazioni discutibili. Inoltre, contano davvero pochi follower per quanto le interazioni nei commenti possano sembrare verosimili:
– una volta cliccato il link che conduce alla procedura di compilazione del quiz, in calce alla pagina compaiono dei finti commenti Facebook con i quali non è possibile interagire. Non risultano, inoltre, cliccabili altri campi della pagina stessa;
– se si guarda con maggiore attenzione alle foto testimoniali che corredano i post su Facebook, ci si accorge che si tratta palesemente di fotomontaggi.
Se poi siamo così bravi da approfondire l’indagine, con una ricerca su Google, a partire delle immagini usate nel post, scopriamo che una delle giovani immortalate con la carta in mano è Amanda Gutterman, direttrice editoriale di Slant, un magazine statunitense, oggetto di un articolo su Forbes nel 2016.
Naturalmente, se cadiamo nella truffa, non solo paghiamo (e perdiamo) 1,95€ senza che ci venga recapitata alcuna carta Trenitalia, ma rischiamo anche di fornire i dati della nostra carta di credito ai truffatori, con conseguenze molto più gravi.
Difendersi dalle truffe online
E-mail con tentativi di fishing; messaggi di testo che, approfittando del periodo di saldi, invitano a cliccare link ingannevoli che condurrebbero ad acquisti a prezzi stracciati; avvisi di ritiro pacchi postali con presunti numeri di tracciamento degli ordini. Online ce n’è per tutti i gusti.
Complice indiscussa l’infodemia, ossia l’eccessiva circolazione di avvisi, informazioni e notizie che disorientano l’utente nel vasto spazio digitale, dirottandolo come vagabondo in una selva errante.
Ci sono alcune semplici mosse che consentono di “saltare gli ostacoli” arrivando comunque a meta: una navigazione sicura e consapevole, un utilizzo critico del mezzo:
– in presenza di offerte e promozioni, verificarne la veridicità mediante canali ufficiali;
– se si tratta di e-mail, controllarne con accuratezza il mittente, il contenuto (spesso sono presenti errori grammaticali, ortografici e di sintassi), la firma;
– cercare riscontro online in merito a possibili truffe in atto di cui si potrebbe essere caduti preda;
– utilizzare strumenti di navigazione sicura che consentono di copiare URL di siti, post e pagine per verificarne la legittimità;
Per i più avvezzi, cercare l’età del dominio della fonte (spesso i siti di grandi marchi e compagnie non possono esser stati creati es. due giorni prima) e assicurarsi che vi sia l’icona di un lucchetto vicino gli URL dei siti sono altre due azioni vantaggiose in termini di cybersicurezza;
Una volta appurata la truffa, segnalare alla Polizia Postale può aiutare anche altri utenti a non incappare nelle spiacevoli ripercussioni, favorendo l’intercettazione dei responsabili e l’attuazione di provvedimenti.
E se un’offerta è troppo bella per essere vera… allora probabilmente non è vera.
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