La storia di Marcello inizia per senso civico. Insieme ad altre sette persone, nel maggio dello scorso anno, ha cominciato a darsi da fare per rimettere a nuovo i luoghi pubblici della città. Gli ottimi risultati ottenuti al Parco di Campo Boario sono visibili a tutti. «A mie spese – racconta a Il Caffè – ho tagliato l’erba per undici mesi, pulito il parco, potato quattro palme, diciotto castagni e due pini e, infine, posizionato tre cassonetti. Il tutto a mie spese, senza chiedere soldi a nessuno». Adesso, però, Marcello è stanco e fa un passo indietro. «Per motivi economici ho mollato. Nessuno si è fatto avanti per dirmi grazie o pensando di finanziare parzialmente i lavori. Nemmeno i residenti. Delle otto persone che eravamo all’inizio siamo rimasti in tre e, per questo, ho dovuto rinunciare».
06/04/2016