Condanna definitiva per la rapina sfociata in omicidio dello straniero che, quattro anni fa, venne trovato privo di vita in un campo a Fossignano, frazione di Aprilia. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del 25enne russo Igor Zaichiv, domiciliato a Tor San Lorenzo, e confermato così per lui la pena di 18 anni di reclusione.
In primo grado il pm Daria Monsurrò aveva chiesto per Zaichiv la condanna all’ergastolo, ma la Corte d’Assise del Tribunale di Latina lo aveva condannato 27 anni e 7 mesi di reclusione. Difeso dagli avvocati Angelo Palmieri e Livio Della Nova, il russo aveva fatto ricorso e ottenuto uno sconto notevole dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma che gli aveva ridotto la pena, ora resa definitiva dalla Cassazione, a 18 anni di reclusione. In realtà l’imputato sperava nell’assoluzione: i suoi difensori avevano sostenuto che non erano emerse prove certe contro il giovane.
Il 16 agosto 2012 il 34enne romeno Cristian Vasilica Sau, un senza fissa dimora che in quel periodo viveva ad Ardea, venne ucciso con con quattro coltellate e mutilato. Il corpo senza vita dello straniero venne scoperto due giorni dopo, in un campo a Fossignano. E a distanza di un mese i carabinieri arrestarono, con l’accusa di omicidio, Zaichiv. Per gli inquirenti, il 25enne avrebbe ucciso il romeno per rapinarlo di monili in oro, del valore di circa 400 euro, e di 120 euro in denaro contante.