Si tratta di un numero di nascite leggermente inferiore rispetto al record registrato nel 2020, quando in 24 ore ad Aprilia nacquero 21 bambini. Ma in quel caso il record di nascite era dovuto alla chiusura di altri punti nascita del circondario a causa dell’emergenza Coronavirus.
Le nascite ad Aprilia in controtendenza rispetto alla media nazionale
Si tratta di numeri sorprendenti dato il momento storico in cui in Italia il tasso di natalità è in costante diminuzione. Ma ad Aprilia il problema del calo demografico non si sente. Il punto nascita della città pontina lavora sempre a pieno regime.
È con entusiasmo che il Direttore Generale dell’Ospedale, Gabriele Coppa ha commentato il baby boom all’Ospedale Città di Aprilia:
«Siamo entusiasti di annunciare questo straordinario risultato. La nascita di così tanti bambini in un breve arco di tempo è un segnale di speranza e vitalità per la nostra comunità.
Questo evento rappresenta una controtendenza rispetto ai dati nazionali che evidenziano una riduzione delle nascite, e ci fa riflettere sull’importanza di supportare le famiglie nel loro percorso di crescita».
«È fondamentale che continuiamo a lavorare insieme per incentivare la natalità e offrire supporto a chi decide di formare una famiglia.
Questo è solo l’inizio di un percorso che vogliamo intraprendere, affinché l’Ospedale Città di Aprilia rimanga un punto di riferimento per tutte le future mamme e papà».
Il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Città di Aprilia
Il Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Città di Aprilia è da sempre uno dei punti di forza della struttura sanitaria della città pontina.
Con circa 600 parti l’anno rappresenta un punto di riferimento importante per il territorio, non soltanto di Aprilia. È dotato di un Centro di Assistenza Perinatale di I Livello e di un’area nido con incubatrici di ultima generazione.
Aderendo alle direttive UNICEF, L’Ospedale promuove l’allattamento al seno e il rooming-in per sostenere il contatto fisico del neonato con la mamma.
Aprilia non soffre di calo demografico ma di carenza di scuole
Da anni ad Aprilia le nascite registrano numeri elevati, in controtendenza rispetto al dato nazionale ed europeo.
Nel 2020 si registrò un boom di 730 nascite. Numeri similari si replicarono nel 2021, in piena emergenza pandemica, quando nella Casa di Cura Città di Aprilia nacquero oltre 700 bambini.
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A tenere alto il tasso di natalità nella città di Aprilia sono spesso donne di nazionalità straniera, data la forte presenza sul territorio di comunità di immigrati.
Ma la nazionalità poco importa. La maggior parte dei bambini che nascono ad Aprilia, è ad Aprilia che cresceranno. Quei bambini è ad Aprilia che frequenteranno le scuole, praticheranno sport; è in buona parte ad Aprilia che le famiglie spenderanno denaro per fare acquisti.
Una città in cui nascono bambini è una città vivace socialmente ed economicamente, una città che non muore.
Di questa vivacità demografica dovrebbero tener maggior conto gli amministratori della cosa pubblica, soprattutto per quanto riguarda il mondo della scuola.
Da anni è noto come l’offerta scolastica nella città di Aprilia sia sottodimensionata rispetto all’utenza, soprattutto per quel che riguarda l’istruzione superiore.
A maggio 2021 venne organizzato un dibattito al liceo Meucci di Aprilia insieme ai rappresentanti della Provincia per discutere della necessità di un terzo polo scolastico.
In quell’occasione era stato fatto notare come le proiezioni demografiche indicavano che la popolazione scolastica in 5 anni sarebbe cresciuta oltre misura rispetto all’offerta.
Quelle proiezioni parlavano di oltre 200 studenti di Aprilia che nei 5 anni a venire non sarebbero potuti accedere agli istituti superiori della loro città per carenza di spazi. E quelle previsioni, purtroppo, si stanno avverando, senza che la Provincia di Latina si sia minimamente preoccupata di porvi rimedio.
Ad Aprilia i bambini nascono. Ma quando crescono non trovano una città pronta ad soddisfare le loro esigenze.