Quando finalmente la vittima ha deciso di dire basta, lo ha denunciato alle forze dell’ordine.
La Polizia di Stato è intervenuta in flagranza di reato, arrestando il presunto estorsore con in mano i 250 euro che erano l’ultima di una serie interminabile di estorsioni.
La storia del debito del giovane di Aprilia
Tutto ha inizio nel 2017, quando un giovane residente ad Aprilia si rivolge a un suo coetaneo di Genzano per un prestito di 3.500 euro.
Per anni, la situazione sembra tranquilla, senza richieste di pagamento immediate. Ma nel giugno 2022, la situazione cambia drasticamente: il genzanese inizia a pretendere non solo la restituzione del debito, ma anche un considerevole importo aggiuntivo, giustificato come “interessi”.
Le richieste si fanno sempre più pressanti, accompagnate da minacce, e la vittima, sentendosi in pericolo, inizia a cedere.
Nel corso di quasi due anni, dal 2022 fino al 2024, il giovane ha versato all’estorsore una somma complessiva di oltre 87.000 euro, in varie tranche e con modalità differenti, senza riuscire a fermare l’escalation.
La denuncia e l’arresto
Solo all’inizio di ottobre 2024, dopo essersi confidato con i familiari, la vittima ha trovato il coraggio di denunciare la situazione alla Polizia di Stato, rivolgendosi al Commissariato di Genzano. Gli agenti, ascoltata la sua testimonianza, hanno organizzato un’operazione per cogliere in flagrante l’estorsore.
L’occasione è arrivata con una nuova richiesta di pagamento: il giovane avrebbe dovuto consegnare altri 250 euro in contanti.
Gli investigatori, con le dovute precauzioni, hanno seguito la vittima all’appuntamento e sono intervenuti appena hanno visto l’estorsore ricevere la busta contenente il denaro, precedentemente fotocopiato.
Durante l’operazione, oltre ai 250 euro, gli agenti hanno sequestrato due carte prepagate, che la vittima ha riconosciuto come quelle utilizzate per effettuare le ricariche destinate a coprire il debito.
Il 46enne di Genzano arrestato e le indagini
L’uomo arrestato è un 46enne residente a Genzano di Roma. È stato tratto in arresto con l’accusa di estorsione aggravata. La Procura di Velletri ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto.
In ogni caso, l’indagato è da ritenersi presunto innocente, essendo ancora in corso la fase delle indagini preliminari. Solo un definitivo accertamento di colpevolezza, con sentenza irrevocabile, potrà stabilire la definitiva responsabilità dell’uomo.
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