Detta così la notizia sembra alquanto enigmatica. In realtà, però, è proprio così.
Grazie alla sponsorizzazione di una azienda privata si dovrebbe riuscire a fornire di arredi e quindi rendere abitabili 3 comunità alloggio e 1 co-housing per persone anziane.
Secondo quanto riporta un documento del Dipartimento Politiche sociali e Salute, per la struttura per anziani sita in via Ventura n. 60, denominata “Il Pineto“, nel Municipio XIV, “, l’Amministrazione di Roma Capitale ha ricevuto una proposta di sponsorizzazione tecnica parziale relativa all’arredamento della struttura dell’importo di circa € 250.000,00“, da parte di una società privata che si occupa appunto di arredamenti.
Le strutture di piccole dimensioni che ospiteranno gli ultra 65enni hanno bisogno di tutto: dai letti agli armadi, dai divani alle scrivanie, dai tavoli alle sedie, dalle cucine agli elettrodomestici.
Con una spesa di 250mila euro Roma Capitale vuole arredare le nuove residenzialità per anziani, per ospitare 36 ‘utenti’ al primo e secondo piano della struttura la cui gestione sta anche per essere assegnata.
La proposta di sponsorizzazione
In data 8 agosto 2024 un’azienda che tratta arredamenti, che ha sedi a Roma e Pomezia, ha presentato appunto una proposta di sponsorizzazione tecnica e di aggiudicazione per l’affidamento diretto per la fornitura di arredi per la struttura in via Ventura.
In pratica Roma Capitale ha messo sul piatto la somma di 250mila euro (iva compresa) per arredare la struttura e l’azienda ha presentato una offerta divisa in due parti:
- una sponsorizzazione di natura tecnica per un valore di mercato di 73.200 euro
- un’aggiudicazione per l’affidamento diretto di 170.800 euro
Totale della proposta 244mila euro, quindi entro il budget stabilito dal Comune di Roma. La fornitura di arredi è naturalmente comprensiva di montaggio ed assistenza.
Invece di 250mila euro, Roma sborserà circa 170mila euro. Un bel risparmio.
Il resto sarà, come si dice in termini commerciali, in “cambio merci”: io ti dò i mobili, tu mi dai spazi pubblicitari.
Lo strano accordo tra sponsor e Roma Capitale
Ma in cosa consiste questa sponsorizzazione? Cosa dovrà riconoscere il Comune di Roma Capitale all’azienda sponsor per ripagare il valore di 73.200 euro?
Qui c’è un particolare quantomeno curioso.
L’azienda scrive nero su bianco:”A fronte della sponsorizzazione chiediamo allo spett.le Comune di Roma prestazioni promo/pubblicitarie associate ad attività del Comune, che verranno concordate successivamente alla firma dell’accettazione della presente (proposta)”.
Cioè, mi pagherete con prestazioni che però al momento ancora non sappiamo quali saranno.
Quantomeno singolare.
Anche se in realtà (ci siamo informati), questa sembra essere la formula normalmente adottata da tutti i Comuni a caccia di sponsorizzazioni.
250mila euro di mobili
Cosa comprerà il Comune di Roma per le sue case alloggio?
L’elenco riportato nell’offerta è molto dettagliato.
Per la cifra della sponsorizzazione (€ 73.200), l’azienda di mobili fornirà 13 letti singoli con altrettanti comodini e scrivanie, 30 armadi a 2 ante, 6 divani 2 posti, 1 divano 3 posti e 22 poltroncine, 6 tavoli, 11 tavolini e 42 sedie, 5 lavatrici, 5 asciugatrici e 3 cucine.
Per il resto della somma (€ 170.800) l’elenco comprende: 29 letti singoli con altrettanti comodini e scrivanie, 70 armadi a 2 ante, 15 divani 2 posti, 2 divani 3 posti e 50 poltroncine, 15 tavoli, 27 tavolini e 98 sedie, 11 lavatrici, 11 asciugatrici e 7 cucine.
La proposta è da intendersi unica e non frazionabile.
Cioè, se volete la sponsorizzazione potete averla solo accettando anche la seconda parte della fornitura, quella dell’affidamento diretto di 170.800 euro.
Ok il prezzo è giusto
Roma Capitale comunque sembra intenzionata ad accettare la proposta. “positivamente valutata, ritenuta ammissibile e conveniente”.
Ha quindi deciso di rendere pubblico l’Avviso dell’avvenuta ricezione della proposta e attendere 30 giorni, come prevede la legge, “onde permettere al mercato la partecipazione ad un confronto concorrenziale”.
In tempi di difficoltà economiche per finanziare progetti di contrasto ai fenomeni di solitudine sociale, uno sponsor può aiutare senz’altro. Anche se poi non sappiamo ancora come potrà essere ‘ripagato’.
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